E’ possibile che entro la fine dell’anno il Tesoro si rivolga per la terza volta in questo 2024 al mercato retail con un’emissione “verde”. Sul mercato esistono già quattro titoli di questo tipo. Il primo fu il BTp Green 30 aprile 2045 con cedola 1,50% (ISIN: IT0005438004), il cui debutto avvenne nell’autunno di tre anni fa. Si tratta ad oggi anche dell’emissione più longeva, mentre la più recente è della primavera scorsa e ha ad oggetto una scadenza nell’ottobre del 2037.
Quotazione risalita del 25% dai minimi
Il BTp Green 2045 sfiorava la pari subito dopo le prime negoziazioni. Oggi, la quotazione si attesta a 66,85 centesimi. Un anno fa, toccava il minimo di appena 53 centesimi. In pratica, ancora oggi il bond del Tesoro si compra a sconto di un terzo del suo valore nominale. In un anno, tuttavia, la quotazione è risalita del 25%. Questo è stato il guadagno in conto capitale messo a segno dall’investitore che avesse puntato sul titolo l’anno scorso. Chi avesse acquistato agli inizi, al contrario perderebbe ad oggi ancora un terzo del capitale investito.
Cedola netta effettiva sopra l’inflazione
La cedola dell’1,50% su una quotazione di 66,85 centesimi equivale a un rendimento lordo del 2,24%. Al netto della trattenuta fiscale del 12,50%, scende all’1,96%. Questo significa che il BTp Green 2045 consente oggi all’investitore di ottenere un rendimento immediato annuale di quasi il 2%. A bassi livelli d’inflazione resterebbe un investimento conveniente. Tuttavia, non sarebbe questa la principale fonte di reddito per l’investitore. La speranza è che il prezzo nei prossimi mesi e anni continui a muoversi al rialzo.
A tale proposito, va considerato che il BTp Green 2045 sia un bond della durata residua attualmente di venti anni. Questo tratto della curva dei tassi offriva poco più dell’1% a fine 2020. Quella fu una fase caratterizzata da rendimenti ai minimi di sempre.
BTp Green 2045 buon investimento speculativo
Molto dipenderà dal punto di arrivo dei tassi. Nell’ultimo anno, come dicevamo, a fronte di un apprezzamento del 25%, il rendimento risulta sceso dell’1,50% a quasi il 3,90%. Possiamo ipotizzare per il medio termine una discesa al 3% con un decennale in area 2,50%. Pertanto, la quotazione salirebbe di un altro 15% a 76/77 centesimi. Il BTp Green 2045 riuscirebbe, quindi, ad accrescere il valore del portafoglio più che altro grazie al fattore prezzo. La cedola effettiva, tutto sommato soddisfacente, servirebbe a tenere buono l’investitore nell’attesa di rivendere il bond ben sopra i livelli di ingresso sul mercato.