Il mercato a reddito fisso è tornato appetibile dopo essere stato giustamente snobbato dagli obbligazionisti per anni. I rendimenti sono risaliti nel giro di pochi mesi a livelli che non si vedevano da quasi un decennio. Restano nettamente sotto i livelli d’inflazione, a loro volta esplosi. In termini reali, quindi, nessun miglioramento. Anzi! Un occhio di riguardo lo dovremmo dare ai titoli indicizzati. Uno di questi è il BTp Italia, bond sovrano rivolto essenzialmente al canale retail (famiglie). In questo articolo ci occuperemo di quello con scadenza 28 ottobre 2027 e cedola reale 0,65% (ISIN: IT0005388175).
Venerdì scorso, sul Mercato obbligazionario Telematico il BTp Italia 2027 esibiva una quotazione di 97,80 centesimi, cioè decisamente sotto la pari. A questo prezzo, offriva un rendimento reale alla scadenza di 1,14%. Perché reale? Ad esso andrà aggiunto di semestre in semestre il tasso d’inflazione del periodo per ottenere il rendimento nominale. Esso si confronta con il 3,33% offerto contemporaneamente dal bond a 5 anni. Per questo, emerge che l’inflazione attesa mediamente nell’arco del prossimo quinquennio in Italia sia di 2,20%, cioè di poco superiore al target BCE del 2%.
Stima cedola BTp Italia 2027
La prossima cedola semestrale del BTp Italia 2027 sarà in pagamento in data 28 ottobre, cioè tra meno di un mese e mezzo. Quale sarà il suo tasso? Dipende chiaramente dall’inflazione registratasi nel nostro Paese tra febbraio e agosto. Come sapranno molti obbligazionisti in possesso di questi bond, poiché non è possibile determinare alle scadenze di pagamento i tassi d’inflazione del mese in corso, il Tesoro fa riferimento grosso modo a quello vigente due mesi prima.
L’indice FOI dell’ISTAT da prendere in considerazione come base di calcolo dell’inflazione semestrale è di 108,69. Lo ufficializza lo stesso Ministero di Economia e Finanze con apposita pubblicazione in pdf.