C’è stata una decisa accelerazione dell’inflazione italiana nel mese di luglio, stando ai dati preliminari Istat. L’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,5% mensile e dell’1,3% annuale. A giugno, l’incremento tendenziale era stato dello 0,8%. Si è trattato del tasso di crescita maggiore sin dall’ottobre scorso, sintesi dell’accelerazione dei prezzi per i beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,3%) e non regolamentati (da -10,3% a -6,1%) e per i tabacchi (da +3,4% a +4,1%). A questo punto conviene volgere lo sguardo al BTp Italia giugno 2030 (ISIN: IT0005497000).
Aspettative d’inflazione secondo il mercato
Nello specifico, la cedola minima garantita è dell’1,60% all’anno (0,80% semestrale). La quotazione di mercato del bond è oggi di 96,59 centesimi, in lieve rialzo rispetto alla chiusura di ieri. Ciò corrisponde a un rendimento lordo reale del 2,25%. Confrontandolo con il rendimento offerto dal bond del Tesoro con cedola fissa, emerge un differenziale dell’1%. Questo è il tasso d’inflazione italiana in media atteso da qui alla scadenza tra quasi sei anni.
Si direbbe che le aspettative d’inflazione nel nostro Paese non si stiano surriscaldando affatto. D’altra parte, se è vero che l’1,3% sia ben maggiore dello 0,8% su base annua, d’altra parte il dato assoluto resta contenuto e dimezzato rispetto al 2,6% dell’Eurozona. Altra considerazione riguarda nello specifico l’indice Foi a cui è agganciato il BTp Italia 2030. Esso non corrisponde a rigore al Nic fornito dall’Istat, in quanto esclude i tabacchi dal paniere. Poiché questi hanno contribuito positivamente all’accelerazione di luglio, dovremmo attenderci che la crescita mensile dell’indice Foi risulti un po’ minore dello 0,5% registrato dal Nic.
BTp Italia 2030, previsioni su rivalutazione a dicembre
Ancora presto, comunque, per avere un’idea su quale possa essere il tasso di rivalutazione del capitale per il BTp Italia 2030.