Il 2025 si apre con la necessità per il Tesoro di raccogliere nel corso dell’anno tra 330 e 350 miliardi di euro con le emissioni di titoli di stato a medio-lunga scadenza. Tra questi potrebbe esserci un nuovo BTp Italia. Lo stesso Ministero di economia e finanza ha fatto presente che ne valuterà l’opportunità. Anche perché a maggio arriva a scadenza un titolo da 18,5 miliardi e al 30 novembre scorso ne risultavano in circolazione per 63,74 miliardi, rivalutazione inclusa.
Caratteristiche del bond retail
L’ultima emissione di questo tipo risale al marzo del 2023 ed ebbe ad oggetto la scadenza di marzo 2028.
Alla scadenza è previsto un premio fedeltà in favore di coloro che hanno acquistato il titolo durante il collocamento e lo hanno mantenuto fino all’ultimo giorno. L’emissione è riservata nella prima fase ai soli investitori individuali o retail, mentre nella seconda fase si rivolge agli investitori istituzionali. Dunque, parliamo di un titolo che cerca di proteggere il capitale dall’inflazione. Nello specifico, questa è rilevata attraverso l’indice FOI (Famiglie di Operai e Impiegati).
Previsioni su prossima emissione
E il nuovo BTp Italia quali caratteristiche avrebbe? Sappiamo che questo genere di bond ha scadenze di 4, 5, 6 e 8 anni. Sul mercato secondario al momento vi sono scadenze nel maggio 2025, maggio 2026, ottobre 2027, marzo 2028, novembre 2028 e giugno 2030. Come possiamo notare, manca il tratto più lungo della curva prevista. Allo stato attuale, il bond con durata residua più elevata è di 5 anni e mezzo.
E, dunque, possiamo immaginare che il nuovo BTp Italia abbia scadenza nel 2033. Quale cedola offrirebbe? Dipenderà dalle condizioni di mercato, com’è ovvio. Ragionando in base a quelle attuali, sappiamo che il bond del Tesoro con cedola fissa e scadenza nel 2033 offre un rendimento lordo del 3,30%. Sappiamo anche che il BTp Italia 2030 offre un rendimento reale dell’1,74%. Infatti, stacca una cedola lorda minima garantita dell’1,60%, ma sul mercato secondario si compra appena sotto la pari, in area 99,40 centesimi. Il rendimento lordo a 5 anni del bond con cedola fissa si aggira intorno al 3%. In pratica, c’è una differenza di circa l’1,25% pari alle aspettative d’inflazione in Italia per il prossimo quinquennio.
Nuovo BTp Italia, ecco la possibile cedola
Supponiamo che per i prossimi 8 anni tali aspettative restino più o meno invariate rispetto ai 5 anni, otteniamo una possibile cedola intorno al 2% per il nuovo BTp Italia. Il rendimento reale iniziale sarebbe lo stesso, avvenendo l’emissione alla pari. Sarebbe verosimilmente la più alta tra i bond di questo tipo rimasti in circolazione, alla pari con la scadenza di marzo 2028. Possibile anche che il premio fedeltà venga corrisposto non in un’unica soluzione alla scadenza, ma in parte anticipato a metà durata del bond per allettare ulteriormente gli investitori. Una tecnica già sperimentata con l’emissione della scadenza 2030.