Si terrà giovedì 12 dicembre l’ultima asta dei titoli di stato per quest’anno, essendo state cancellate quelle per l’emissione del BTp short term e dei Bot a 6 mesi di giorno 30, nonché per i titoli a medio-lungo termine del 31. Il Tesoro punterà a raccogliere fino a 8,5 miliardi di euro con quattro tranche di bond già in circolazione. Tra queste vi è la seconda tranche del BTp 15 novembre 2031 con cedola 3,15% (ISIN: IT0005619546) per un importo compreso tra 2,5 e 3 miliardi di euro.
Duration medio-alta
La prima emissione di questo titolo risale solamente al 29 ottobre scorso, cioè a poche settimane fa. Avvenne a un prezzo di aggiudicazione di 99,83 centesimi. Da notare che circa due settimane dopo staccò la prima cedola, pur “mini”. Adesso, sul mercato secondario il BTp novembre 2031 si acquista decisamente sopra la pari, vale a dire a 101,81 mentre scriviamo. Pertanto, il guadagno in conto capitale dall’emissione è già stato del 2%. E rispetto ai minimi toccati il 7 novembre scorso a meno di 99 centesimi, il rialzo supera il 3%.
Questo bond del Tesoro presenta una “duration” modificata di 6,1, che non è né bassa e né eccessivamente alta. Significa che, a fronte di una variazione del rendimento dell’1%, la quotazione varia del 6,1%. Al momento, il BTp novembre 2031 rende il 2,88%. Se ipotizziamo che nel medio termine il rendimento scenda dell’1%, la quotazione salirebbe in area 108. Sarebbe un bel guadagno, oltre alla cedola già interessante. Le probabilità che questo scenario si realizzi nel corso del 2025 ci sono. La Banca Centrale Europea (BCE), che proprio questo giovedì annuncerà il quarto taglio dei tassi di interesse, dovrebbe continuare a ridurli anche nei prossimi mesi.
BTp novembre 2031 ricercato dalle famiglie
Il BTp novembre 2031 si rivela un bond oggetto degli appetiti del retail. In meno di un mese e mezzo ha registrato circa 5.300 scambi sul secondario per 130 milioni di euro. Il contratto medio risulta essere stato, pertanto, sui 24.500 euro.