Il successo del primo collocamento sindacato dell’anno con ordini per 270 miliardi di euro aveva generato la sensazione che il Tesoro ne avrebbe approfittato per lanciare il nuovo bond dedicato ai risparmiatori domestici. Ed è avvenuto proprio così con l’annuncio di oggi del collocamento di BTp Più, che fa parte della famiglia dei BTp Valore, titoli rivolti al mercato retail di grande successo nel biennio passato. Si terrà da lunedì 17 a venerdì 21 febbraio fino alle ore 13, salvo chiusura anticipata.
Caratteristiche del nuovo bond retail
Il BTp Più avrà durata di 8 anni, per cui la scadenza sarà fissata nel febbraio del 2033.
Gli obbligazionisti della prima ora, quindi, decideranno se farsi rimborsare il capitale alla pari dopo quattro anni o se continuare a tenere il titolo in portafoglio. In questo secondo caso, riceveranno per il restante periodo fino alla scadenza un tasso più alto. Ciò rappresenta un incentivo per i risparmiatori a proseguire con l’investimento, specie se per allora vi fossero tassi di mercato bassi. L’investitore non avrebbe alternative di pari grado di rischio altrettanto remunerative e sulle quali ripiegare per l’impiego della liquidità liberata dal rimborso del capitale.
Esclusione dall’ISEE, ma niente premio fedeltà
Come sempre, il collocamento del BTp Più sarà alla pari.
Come acquistare e rivendere il BTp Più
Il Tesoro comunicherà il venerdì 14 febbraio sia i tassi minimi che il codice ISIN del BTp Più. Al termine del collocamento, i tassi minimi potranno essere o confermati o rivisti solamente al rialzo. I risparmiatori interessati potranno prenotare attraverso la filiale della propria banca o ufficio postale in cui posseggono un conto deposito titoli. In alternativa è possibile anche solo accedere al proprio conto online, se abilitato alle funzioni di home banking. Non sono previste commissioni da pagare in fase di collocamento.
Infine, come qualsiasi titolo di stato anche BTp Più potrà essere negoziato sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana. Questo fa sì che l’investitore possa riottenere il capitale prima della scadenza, ma esponendosi al rischio di quotazione. C’è anche da considerare che, nel caso di acquisto da terzi dopo il collocamento, il possessore non avrebbe il diritto al rimborso del capitale dopo i primi quattro anni, essendo la facoltà riservata solo a coloro che prenoteranno dal 17 al 21 febbraio, salvo chiusura anticipata.