Tra esattamente una settimana, in data 10 aprile, il Tesoro metterà in pagamento la sesta cedola del BTp Valore ottobre 2028 (ISIN: IT0005565400). Il bond retail, secondo della serie, venne emesso un anno e mezzo fa e riscosse un forte successo di ordini per 17,19 miliardi di euro. Esso offre un tasso di interesse del 4,10% lordo annuale per i primi 3 anni e del 4,50% per il quarto e quinto anno. La corresponsione avviene con cadenza trimestrale. Questa fu la novità emersa con questo titolo, dato che abitualmente i nostri titoli di stato pagano le cedole ogni 6 mesi.
Pagamento del 10 aprile
Pertanto, la cedola del BTp Valore 2028 tra una settimana sarà dell’1,025%. Significa che l’investitore riceverà 10,25 euro lordi per ogni lotto minimo di 1.000 euro nominali.
Al netto dell’imposta del 12,50%, saranno 8,97 euro. Per lo stato l’operazione si tradurrà in un esborso effettivo di oltre 154 milioni. Da quando il bond è stato emesso, il costo a carico dei contribuenti è stato complessivamente di 924 milioni e rotti.
Rendimento netto reale dall’emissione
Per l’investitore ad oggi l’acquisto si può considerare un affare. Con il pagamento della prossima cedola, il BTp Valore 2028 avrà reso il 6,15% lordo o 5,38% netto: 53,80 euro per ogni 1.000 euro di capitale nominale. Niente male in appena 18 mesi. E se oggi decidesse di rivenderlo, sul mercato secondario il titolo glielo pagherebbero sopra 105,30. In pratica, i 1.000 euro sottoscritti lieviterebbero a più di 1.053 euro. Considerato che anche la plusvalenza è soggetta a tassazione, il rendimento complessivo netto tra cedole ed eventuale rivendita sopra la pari ammonterebbe al 10% esatto.
Interessante notare come nell’ultimo anno e mezzo, la crescita dei prezzi al consumo in Italia sia rallentata e fatto sì che l’inflazione cumulata ammonti solamente al 2%.
Il rendimento netto reale del BTp Valore 2028 dopo lo stacco della prossima cedola resterebbe molto positivo: 8%. Certo, non è detto che l’investitore voglia rivendere. Perderebbe l’opportunità di incassare ancora cedole per i restanti 3 anni e mezzo e pari ad un tasso netto complessivo di circa il 13,25%. Va aggiunto anche il premio fedeltà alla scadenza dello 0,50% (lordo). Totale: 13,69%.
Cedola BTp Valore 2028 e poi?
Solamente un’inflazione italiana in media tra il 3,5% e il 4% all’anno azzererebbe questo ulteriore rendimento netto. Per fortuna non ci sono aspettative d’inflazione di questo tipo, cosa che non implica che non possa verificarsi. D’altra parte, la quotazione può ancora salire, anche se al momento viaggia sui massimi dall’emissione. Il rendimento è sceso al 2,75% dal 4,26% del collocamento. Con una “duration” modificata di 3,18, non ci aspettiamo grossi movimenti per i prossimi mesi. E forse nell’attesa che la prossima cedola del BTp Valore 2028 venga pagata, in tanti si faranno due conti per decidere su cosa fare dopo.
giuseppe.timpone@investireoggi.it