BTp Valore 2028, ottimo investimento per i sottoscrittori al collocamento di un anno fa

Ad oggi il BTp Valore 2028 (ISIN: IT0005565400) si è rivelato un ottimo investimento, grazie al calo dei tassi e dell'inflazione.
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2 mesi fa
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BTp Valore 2028, bilancio a poco più di un anno dal collocamento
BTp Valore 2028, bilancio a poco più di un anno dal collocamento © Immagine dal sito del Ministero di economia e finanze riguardo il BTp Valore ottobre 2028

Con ogni probabilità non ci sarà il lancio di un nuovo bond retail del Tesoro entro la fine dell’anno. I tempi tecnici per procedere a un terzo collocamento di questo tipo nel 2024 sarebbero strettissimi. L’esercizio si sta quasi per concludere. E poi non c’è lo stesso appeal di prima verso i titoli di stato italiani tra le famiglie, a seguito del crollo dei rendimenti. Chi ha partecipato alle precedenti emissioni, però, può mostrarsi soddisfatto. E’ il caso dei sottoscrittori del BTp Valore 10 ottobre 2028 (ISIN: IT0005565400).

Ordinarono 17,19 miliardi di euro poco più di un anno fa. L’operazione si rivelò un grande successo e ancora meglio sarebbe andata nel mese di marzo, quando il Tesoro avrebbe ricevuto ordini record per 18,32 miliardi.

Caratteristiche del bond retail

Il BTp Valore 2028 fu emesso, quindi, con la durata iniziale di cinque anni. Offre una cedola annuale lorda del 4,10% per i primi tre anni e del 4,50% per i restanti due. I pagamenti avvengono ogni trimestre. Gli obbligazionisti “cassettisti”, cioè coloro che sottoscrissero il bond e lo manterranno fino alla scadenza, riceveranno un premio fedeltà pari allo 0,50% del capitale nominale.

Facendo un rapido calcolo, otteniamo che il BTp Valore 2028 ha offerto un rendimento medio annuale del 4,26% lordo. Ricordiamo che l’emissione di questi bond avviene sempre alla pari (100). Tuttavia, quelle furono le settimane in cui i rendimenti sovrani europei raggiunsero l’apice. Di lì in avanti, sarebbero scesi in misura inattesa fino al Natale, salvo risalire nei mesi successivi, pur non riportandosi ai valori dei picchi. Oggi, lo stesso offre un rendimento del 3,01%, a fronte chiaramente di una durata di oltre un anno inferiore.

Rendimento complessivo

Se volessimo rivendere il BTp Valore 2028, riceveremmo in pagamento più del 104,70% del capitale nominale, cioè circa 1.047 euro per ogni 1.000 euro in portafoglio. Il nostro guadagno sarebbe del 4,70%, al lordo dell’imposta del 12,50%.

E in questo anno abbondante, abbiamo ricevuto cedole in pagamento per un valore del 4,10% del capitale nominale a cui si aggiungerebbe il rateo attivo di circa lo 0,15% che ci verrebbe pagato dall’acquirente per le ultime due settimane dal pagamento dell’ultima cedola. Dunque, nel complesso il nostro rendimento sfiorerebbe il 9%. Davvero parecchio per un investimento di appena un anno.

Al netto dell’imposta, il BTp Valore 2028 ci avrebbe reso sinora il 7,9%. E l’inflazione italiana? Questa è l’altra buona notizia. Proprio mentre si teneva il collocamento essa raggiunse il picco. I prezzi al consumo da allora si sono mantenuti sostanzialmente invariati. Al 30 settembre scorso, la crescita tendenziale è stata dello 0,6%. Questo significa che il nostro rendimento netto reale dal giorno dell’investimento è stato del 7,3%. Decimale più, decimale meno, conta la sostanza: ci avremmo guadagnato abbastanza.

BTp Valore 2028 poco scambiato rispetto alle sottoscrizioni

Nell’ultimo anno, il BTp Valore 2028 è stato scambiato per 57.000 volte e un controvalore totale di 1,351 miliardi. In media, ciascun contratto è stato di 23.700 euro. Questi dati dimostrerebbero due cose: la prima è che a rivendere il bond è stata una quota minoritaria dei sottoscrittori; la seconda, che il contratto medio è d’importo relativamente basso, a conferma del carattere retail del titolo. A proposito, se avessimo rivenduto un mese fa, la quotazione sarebbe stata ancora più alta. L’apice si toccò a 105,35.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

2 Comments

  1. Ottima analisi,con parole di facile comprensione, sarebbe interessante anche un’ analisi regionale.
    Grazie e complimenti

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