In appena undici mesi il governo italiano ha raccolto sul mercato retail qualcosa come 65 miliardi di euro attraverso i quattro BTp Valore emessi tra il giugno dello scorso anno e gli inizi di questo mese. E questo dato non esaurisce l’intera raccolta tra i piccoli investitori domestici, la quale comprende anche la prima sessione dell’unico BTp Italia collocato nell’ultimo anno e mezzo. Insomma, oltre una settantina di miliardi di capitali che sono andati a finanziare le enormi emissioni di debito pubblico del Bel Paese.
BTp Valore e bond ordinari a confronto
Abbiamo sin qui sempre parlato di successo in fase di collocamento, mentre raramente la stampa di settore si è occupata nel dettaglio di cosa sia accaduto ai BTp Valore dal momento in cui hanno potuto essere negoziati sul mercato secondario. Noi lo abbiamo fatto, puntando a tre dati: il controvalore scambiato, il numero dei contratti siglati e il contratto medio per valore.
Ultima emissione, come sta andando sul mercato
Iniziamo proprio dall’ultimo BTp Valore, con scadenza 14 marzo 2030 (ISIN: IT0005594483). C’è da premettere che questo bond è disponibile per le negoziazioni da appena due settimane. In questo lasso di tempo, gli scambi hanno ammontato a 110 milioni di euro attraverso 3.570 contratti siglati. In media ciascun contratto è stato pari a circa 30.810 euro. A titolo di confronto, il bond del Tesoro con scadenza omologa (giugno 2030) e cedola fissa del 3,70% ha attirato nell’intero mese ad oggi appena 64 milioni di capitali tramite 849 contratti. La media per contratto è stata di ben 75.380 euro.
Bond dei record a marzo
Andando a ritroso, abbiamo il BTp Valore dei record, emesso tre mesi fa con scadenza marzo 2030. In questo caso, gli scambi dall’emissione sono stati 20.771 per 617 milioni. Ogni contratto medio ammonta, quindi, a 29.705 euro. Il bond del Tesoro ordinario del marzo 2030 con cedola fissa del 3,50% (ISIN: IT0005024234) ha nello stesso periodo registrato 7.526 scambi per 319 milioni, pari a circa 42.400 euro di media.
L’eccezione della seconda emissione
Sempre andando indietro nel tempo, il secondo BTp Valore fu con scadenza ottobre 2028. Ad oggi, 40.783 scambi per 1 miliardo e 17 milioni di euro e per una media di 24.950 euro. Qui, siamo all’eccezione. Il BTp dicembre 2028 con cedola 2,80% (ISIN: IT0005340929) è risultato scambiato 21.209 volte per un controvalore di 1 miliardo e 82 milioni, di poco superiore all’emissione retail, pur a fronte di più giorni a disposizione. La media è stata di oltre 51.000 euro a contratto.
Dati prima emissione
Infine, il primo BTp Valore con scadenza nel giugno 2027. Ben 71.482 scambi per 1,75 miliardi di valore e un dato medio di circa 24.480 euro. Il bond omologo con scadenza giugno 2027 e cedola 2,20% (ISIN: IT0005240830) ha avuto solo 17.189 scambi per 743 milioni, pari ad oltre 43.220 euro cadauno.
BTp Valore più scambiati
In definitiva, possiamo affermare quanto segue: i BTp Valore risultano essere molto più scambiati dei titoli di stato ordinari e per valori anch’essi quasi sempre superiori. Tuttavia, in media un contratto viaggia su valori dimezzati o quasi. E’ la riprova della natura retail di questi bond, il cui collocamento è riservato agli investitori individuali. Evidentemente, anche in fase di negoziazione sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana sono perlopiù le famiglie a mostrarsi interessate, mentre gli investitori istituzionali punterebbero sulle emissioni ordinarie.