L’attesa è finita. Il Tesoro ha pocanzi reso noti i tassi minimi garantiti delle cedole per il BTp Valore con scadenza 14 maggio 2030. L’emissione avverrà a partire da lunedì 6 maggio e fino alle ore 13.00 di venerdì 10, salvo chiusura anticipata. Potranno prenotare gli ordini solamente gli investitori retail tramite il proprio conto online, se abilitato all’home banking, o recandosi presso la filiale bancaria o di Poste Italiane in cui detengono un conto deposito titoli. La durata dell’investimento sarà di sei anni, al termine dei quali l’obbligazionista riceverà un premio fedeltà dello 0,8%.
L’annuncio del Tesoro
Il BTp Valore 2030 offre cedole crescenti e il loro pagamento avverrà su base trimestrale. Stando alla comunicazione del Tesoro, per i primi tre anni il tasso lordo annuo sarà del 3,35%. Dal quarto al sesto anno salirà al 3,90%. I dati risultano sostanzialmente in linea con le nostre previsioni. In media, il sottoscrittore riceverà un rendimento medio annuo del 3,625% lordo (lo stesso dell’emissione passata), pari al 3,17% netto. Includendo il premio fedeltà, saliamo a quasi il 3,30% netto. Il bond del Tesoro con cedola fissa e simile scadenza offre attualmente intorno al 3,45% lordo. Da considerare che l’inflazione italiana attesa per i prossimi sei anni si aggira in media intorno all’1,25%. Questo ci porta a prevedere un rendimento netto reale di 1,90-2%.
Codice ISIN temporaneo per collocamento
Oltre alle cedole del BTp Valore 2030, il Tesoro ha comunicato anche il suo codice ISIN speciale: IT0005594491. Esso sarà valido per la sola fase del collocamento. Qualora il sottoscrittore decidesse di rivendere il bond prima della scadenza, sarà cura dell’intermediario finanziario cambiare tale codice con un altro che verrà comunicato al termine del collocamento. Questa distinzione nasce dalla necessità di tenere distinti i titoli che danno diritto al premio fedeltà da quelli che non lo prevedono.
Confronto con cedole BTp Valore 2030 a marzo
Le cedole del BTp Valore 5 marzo 2030 furono fissate al 3,25% per i primi tre anni e dal 4% dal quarto al sesto anno. Si trattò di un’emissione record con 18,316 miliardi di euro di prenotazioni. Ricordiamo che il Tesoro potrà confermare o cambiare i tassi al termine del collocamento, ma eventualmente solo al rialzo.