Buoni benzina anche per gli studi professionali (emendamento al decreto Ucraina-bis)

Anche i dipendenti degli studi professionali potranno beneficiare dei buoni benzina esentasse fino a 200 euro
3 anni fa
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Anche i dipendenti degli studi professionali potranno beneficiare dei buoni benzina esentasse fino a 200 euro. Infatti, con un emendamento approvato in fase di conversione in legge del D.L. 21/2022, “decreto Ucraina-bis”, la misura di favore è stata estesa anche agli studi professionali.

La modifica era necessaria in quanto la versione attualmente in vigore della norma faceva riferimento alle sole imprese.

Ecco cosa cambia nel concreto.

I buoni benzina esentasse fino a 200 euro. Cosa prevede il decreto Ucraina-bis?

L’art.2 del D.

L. 21/2022 dispone che:

Per l’anno 2022, l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

Dunque, i buoni benzina erogati dalle imprese ai propri dipendenti per un ammontare massimo di 200 euro non concorrono a formare il reddito del dipendente. La conseguenza è chiara, il bonus non viene considerato quale fringe benefit e ciò non comporta il pagamento di imposte aggiuntive in busta paga.

Buoni benzina anche per gli studi professionali

Leggendo la norma attualmente in vigore, diversi addetti ai lavori erano arrivati alla conclusione che la detassazione prevista dal decreto Ucraina bis riguardasse solo le imprese.

Detto ciò, come anticipato in premessa, in fase di conversione in legge del decreto Ucraina, è passato un emendamento che estende la detassazione dei buoni benzina anche agli studi professionali.

Dunque, anche i dipendenti degli studi professionali potranno beneficiare dei buoni benzina e esentasse fino a 200 euro.

Cumulo anche per gli studi professionali?

Nella relazione illustrativa del decreto Ucraina è messo nero su bianco che il limite di 200 euro può essere cumulato con quello di 258,28 euro, che individua la soglia di esenzione sia fiscale che contributiva dei cosiddetti «fringe benefits» riconosciuti ai dipendenti.

Ciò permette di arrivare arrivare a 450 euro di bonus benzina.

Tale indicazione vale anche per gli studi professionali.

Dunque, il lavoratore dipendente può ricevere buoni benzina esentasse per un massimo di 458,28 euro:

  • nel limite di 200 euro riconosciuto in forza delle disposizioni di cui all’art.2 del decreto Ucraina-bis, al quale si aggiunge
  • l’ulteriore ed eventuale importo di 258,28 euro ex art. 51 comma 3 del DPR 917/86, TUIR, a titolo di fringe benefits ordinario.

La novità sull’estensione della norma agli studi professionali entrerà in vigore dopo che la legge di conversione del decreto Ucraina-bis sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

 

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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