I buoni fruttiferi postali ordinari erano il prodotto ideale per chi desiderava investire il proprio capitale fino a 30 anni mentre adesso sono quello giusto per chi desidera investire il proprio denaro fino a 20 anni senza rinunciare alla flessibilità del rimborso in ogni momento. Alcuni risparmiatori in possesso di titoli ordinari della serie “O” e “P”, però, si sono chiesti il perché Poste Italiane abbia comunicato loro un valore di rimborso più basso rispetto a quello che compariva sul retro del bfp.
Perché bfp della serie “O” e “P” hanno valore di rimborso più basso
Poste Italiane comunica che i bfp della serie “O” e “P” cartacei hanno un valore di rimborso inferiore rispetto a quello inserito sul retro perché hanno subito una variazione dei tassi di rendimento ovvero a quelli che erano stati fissati quando i titoli sono stati emessi.
La variazione è avvenuta a causa del DM del Ministro del Tesoro del 13 giugno 1986 con il quale sono stati estesi i nuovi rendimenti ai montanti maturati al 1° gennaio 1987 di tutte quante le serie precedenti di titoli e quindi anche di quelli “O” e “P”. Per tale motivo la tabella posta sul retro non ha valore per quanto concerne l’effettivo valore di rimborso.
La variazione per Decreto
La variazione in diminuzione del valore di rimborso dei buoni operata con Decreto si è avuta grazie all’articolo 173 del Codice Postale- DPR numero 156 del 29 marzo. Con esso veniva data la possibilità di estendere la variazione dei tassi dei titoli anche ad una o a più serie precedenti.
Il DPR è stato poi cancellato dall’articolo numero 9 del Decreto del Ministro del Tesoro del 19 dicembre 2000. Ciò significa che non si potranno più operare delle variazioni dei tassi di rendimento dei buoni fruttiferi postali emessi nel passato, fatte salve le variazioni che ci sono già state.
I buoni ordinari, i rendimenti del momento
I bfp ordinari sono il prodotto giusto per chi vuole investire nel lungo periodo. La loro durata massima è infatti di 20 anni mentre i tassi di rendimento sono fissi e crescono nel tempo. Sono poi un investimento sicuro perché garantiti dallo Stato Italiano e poi non hanno spese per la gestione, la sottoscrizione o per il rimborso. Infine la tassazione è agevolata.
Abbiamo detto che i rendimenti sono fissi e crescenti nel tempo. Si parte infatti dallo 0,05% alla fine del primo anno fino ad arrivare allo 0,90% al termine del ventesimo anno. Si ricorda che prima del compimento del 1° anno, il valore di rimborso sarà uguale al capitale investito al netto di eventuali oneri fiscali. Questo significa che non verranno erogati interessi. Infine dal giorno dopo la scadenza diverranno infruttiferi (quindi non produrranno più valore) mentre dopo dieci anni di prescriveranno. Ciò significa che non si potrà più richiedere né il rimborso del capitale né gli interessi.
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