I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane indicizzati all’inflazione italiana sono un prodotto ideale per chi vuole investire il proprio denaro a dieci anni. Questo perché essi garantiscono un rendimento fisso che, insieme al capitale, si rivaluta in base all’andamento dell’inflazione italiana. Ecco le sue principali caratteristiche.
Buoni indicizzati all’inflazione italiana
I bfp di Poste Italiane indicizzati all’inflazione italiana sono quelli che aiuteranno a proteggere il potere di acquisto dei propri risparmi. Saranno, infatti, rivalutati in base all’andamento dell’inflazione.
Poste comunica che avere ulteriori informazioni si dovrà consultare la scheda ed il foglio informativo che si troveranno presso tutti gli uffici postali ed i siti internet di poste.it e cdp.it. Si potranno anche visionare le condizioni generali di contratto in vigore che saranno disponibili presso tutti gli uffici postali. Ricordiamo che l’inflazione in economia sta ad indicare una crescita generalizzata e continua dei prezzi nel corso del tempo.
Bfp indicizzati all’inflazione
I buoni postali indicizzati all’inflazione saranno quelli la cui durata massima sarà di dieci anni e quindi un prodotto adatto per coloro che vorranno investire a medio-lungo termine. Quando il buono scadrà, poi, il capitale investito e gli interessi erogati saranno rivalutati sulla base dell’andamento dell’inflazione italiana al netto di eventuali oneri di natura fiscale. Si ricorda che il buono potrà essere rimborsato in ogni momento ma soltanto dopo diciotto mesi dalla data di sottoscrizione si potranno ottenere gli interessi maturati al netto di eventuali oneri fiscali.
Ricordiamo nuovamente che quando si richiederà il rimborso anticipato o a scadenza, il capitale investito e gli interessi maturati fino a quel momento verranno rivalutati eventualmente all’inflazione realizzata nel periodo riferimento. Essa sarà determinata sulla base dell‘indice di riferimento ovvero il FOI che è “l’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie ed operai al netto dei consumi dei tabacchi pubblicato dall’Istat”. Ricordiamo inoltre che i buoni andranno in prescrizione dal giorno successivo alla loro scadenza mentre si prescriveranno dopo dieci anni.
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