Buoni fruttiferi postali: arriva il Buono Soluzione Eredità, un rendimento interessante nel medio periodo

Lanciato ieri da Poste Italiane il Buono Soluzione Eredità: ecco caratteristiche e rendimenti.
4 anni fa
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Poste Italiane ieri 18 giugno ha lanciato un nuovo buono fruttifero postale il cui nome è Soluzione Eredità. Non sarà, però, sottoscrivibile da tutti ma soltanto da chi è beneficiario di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane.

Sarà tale titolo uno strumento ideale per chi vorrà investire il proprio denaro a 4 anni contando su un rendimento certo alla scadenza. Detto ciò, ecco le principali caratteristiche ed il rendimento annuo lordo a scadenza.

Buono Soluzione Eredità: le informazioni in merito

Il buono Soluzione Eredità è quello che valorizzerà la propria eredità in quanto sarà dedicato a chi è beneficiario di un procedimento successorio concluso con Poste Italiane.

Tale tipologia di titolo potrà essere sottoscritta entro cento ottanta giorni dalla conclusione dell’iter successorio e garantirà un rendimento certo quando scadranno i quattro anni. Si avrà inoltre la possibilità di chiedere il rimborso del capitale investito anche prima della scadenza ma solo del valore nominale sottoscritto al netto di eventuali oneri fiscali. Solo alla scadenza del quarto anno si avranno anche gli interessi maturati nel corso di tutta la durata del buono.

Il vantaggio di sottoscrivere buoni fruttiferi postali (anche quello Soluzione Eredità) sarà che tutti saranno garantiti dallo Stato Italiano e poi non si avrà alcun costo da sostenere né per la sottoscrizione e nemmeno per il rimborso eccetto gli oneri fiscali.

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Il nuovo Buono che valorizza la propria eredità

Il rendimento effettivo annuo  lordo del Buono Soluzione Eredità al termine del quarto anno sarà dell’1%. Per quanto concerne il regime fiscale, vi sarà una ritenuta agevolata del 12,50% sugli interessi ed inoltre tutti i buoni saranno esenti dall’imposta di successione.

I bfp saranno poi esenti dall’imposta di bollo qualora il valore complessivo del portafoglio Buoni non andrà oltre i 5 mila euro.

In caso contrario, invece, si applicherà l’imposta di bollo nella misura pro tempore vigente.

Infine i buoni fruttiferi postali cartacei diventeranno infruttiferi dal giorno dopo la scadenza mentre si prescriveranno dopo dieci anni.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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