È arrivato un bastimento carico carico di buoni fruttiferi postali e Btp con tasso fino al 4,50%

Buoni fruttiferi postali e Btp a 20 anni con tasso di interesse fino al 4,50%: ecco le caratteristiche.
2 anni fa
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Buoni fruttiferi postali aprile 2024
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Il Ministero del tesoro ha comunicato i risultati dell’emissione della prima tranche del nuovo Btp a 20 anni che è stato collocato al prezzo di 99,606 che corrisponde a un rendimento lordo annuo all’emissione del 4,529%.

I buoni fruttiferi postali, invece, offrono un rendimento fino al 4,50% grazie all’aggiornamento dei tassi di ottobre. Tali strumenti di risparmio/investimento restano tra i preferiti dagli italiani. Il motivo è che non hanno costi né per la sottoscrizione e nemmeno per gli interessi a eccezione degli oneri di natura fiscale.

Sono poi soggetti a una tassazione agevolata sugli interessi del 12,50% e sono esenti dall’imposta di successione.

Tenere i propri risparmi parcheggiati sul conto corrente non è una buona idea. Lo dice anche l’associazione europea Efama che esorta i risparmiatori a investire. Con l’inflazione che corre, infatti, si rischia una perdita nel tempo.

Buoni fruttiferi postali

Sicuramente con gli interessi che matureranno con i buoni fruttiferi postali non si diventerà ricchi. Si avrà però la certezza che il proprio denaro tenuto parcheggiato sul conto corrente non si eroda per colpa dell’inflazione.

Tra i bfp migliori del momento c’è quello dedicato ai minori i cui tassi di interesse arrivano fino al 4,50% annuo lordo quando il minore raggiunge la maggiore età.

Ci sono poi i 4×4 sottoscrivibili da tutte le persone maggiorenni che vogliono investire fino a 16 anni. Grazie a essi si può contare su rendimenti fissi che crescono nel tempo e arrivano al 3% annuo lordo. Di questi titoli si può chiedere il rimborso in ogni momento, entro il termine di prescrizione. Poi, dopo quattro, otto e dodici anni si ha diritto anche al riconoscimento degli interessi maturati.

Dedicato a chi rimborsa uno o buoni scaduti (purché rimborsati a partire dal 20 settembre ed entro il periodo di collocamento del titolo) c’è il buono Rinnova. È l’ideale, quindi, per chi vuole reinvestire i propri risparmi fino a 6 anni contando su un rendimento annuo lordo a scadenza che arriva al 3,25%.

Il rimborso, comprensivo di interessi, poi, si può chiedere anche al termine del primo triennio. Prima di tale arco temporale si ha diritto solo alla restituzione del capitale investito.

Btp a 20 anni

Oltre ai buoni fruttiferi postali si può prendere in considerazione anche il nuovo Btp a 20 anni con scadenza il 1° settembre 2043 e con tasso annuo nominale del 4,45%.

Hanno partecipato al collocamento del titolo circa 160 investitori per una domanda complessiva uguale a circa 27 miliardi di euro. Si tratta di numeri che rispecchiano un mercato che è cambiato molto nell’ultimo anno con rendimenti quasi raddoppiati rispetto alle emissioni di Buoni del Tesoro emessi lo scorso gennaio.

I dettagli sul regolamento di questa nuova operazione verranno resi noti, però, solo il prossimo 17 gennaio. Il giorno prima, invece, verrà reso noto il regolamento sottoscrizioni dei Btp a 3 anni (cedola annuale 3,50%) e di quelli a 7 anni (cedola 3,85%). I primi scadranno il 15 gennaio 2026 mentre i secondi il 15 dicembre 2029.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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