Buoni fruttiferi postali dedicati ai minori: una breve guida ed i tassi di interesse

Ecco una breve guida sui buoni fruttiferi postali dedicati ai minori ed il loro tasso di interesse.
5 anni fa
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Il buono fruttifero postale 4x4 prende il posto del buono per Ripartire. Calano, però, tutti i rendimenti.

I buoni fruttiferi postali dedicati ai minori sono il regalo perfetto per accompagnare la crescita dei più piccoli. Possono essere infatti regalati da chiunque mentre il titolo cresce insieme al minore. Ciò significa che gli interessi maturano fino al compimento del suo diciottesimo anno con un rendimento fisso. Ecco una breve guida ed i tassi di interesse.

Bfp dedicati ai minori

I buoni fruttiferi postali possono essere intestati a bimbi e ragazzini di un’età compresa tra gli zero ed i sedici anni e mezzo mentre la cointestazione non può avvenire né tra un adulto ed un minore né tra due minorenni.

Questo a partire dalle emissioni del 5 ottobre 2003.

Nel caso in cui si voglia chiedere il rimborso del buono quando l’intestatario è ancora minorenne, si dovrà richiedere un provvedimento di autorizzazione al Giudice Tutelare. Se quest’ultimo darà l’assenso, poi, il capitale sarà rimborsato e saranno erogati gli interessi fino al momento della richiesta del rimborso.

Per quanto concerne i bfp emessi al 28 dicembre 2000 e quindi prima della nuova normativa, qualora si voglia richiedere il rimborso quando l’intestatario/cointestatario è ancora minorenne sarà sufficiente la firma congiunta dei genitori che esercitano la potestà genitoriale. Come già detto, invece, per quelli emessi dopo tale data servirà il provvedimento di autorizzazione del Giudice Tutelare.

Buoni fruttiferi postali dedicati ai minori: i tassi di interesse

I buoni fruttiferi postali dedicati ai minori sono emessi, così come gli altri, dalla Cassa Depositi e Prestiti SPA e garantiti dallo Stato italiano. Sono amati da tutti, poi, perché non hanno spese per la sottoscrizione, per il rimborso e per la gestione salvo gli oneri fiscali.

Le condizioni in vigore dal 22 marzo 2019, ci comunicano che il rendimento effettivo annuo lordo alla fine di ciascun periodo di possesso inizierà dopo 1 anno e 6 mesi con l’1%. Fino a 3 anni sarà dell’1%, il 4° ed il 5° anno dell’1,50%, il 6° e 7° anno dell’1,75%, l’8°, il 9°, il 10° e l’11° del 2%, dal 12° al 15° anno del 2,50% ed infine dal 16° al 18° anno del 3%.

Per la sottoscrizione di essi servirà per l’adulto la tessera sanitaria o il codice fiscale su supporto plastificato nonché la carta di identità italiana o quella di un paese della Ue sempre su supporto plastificato. In alternativa a quest’ultima si potrà presentare la patente di guida, il passaporto italiano o uno Ue, quello extracomunitario ma accompagnato ad un traduzione giurata qualora si scritto in lingua diversa da quella inglese.

Per il minore servirà anche in fotocopia la tessera sanitaria o il codice fiscale nonché la carta di identità o il passaporto rilasciato ai minori da zero a tre anni o quella rilasciata ai minori di età compresa tra i 3 ed i 18 anni ed infine il certificato di nascita.

Leggete anche: Buoni fruttiferi postali: investimento buono o cattivo?.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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