Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: calcolo rendimento, sostituzione e imposta di bollo

Ecco le principali informazioni sul calcolo rendimento, sulla sostituzione da cartacei a dematerializzati e sull'imposta di bollo dei buoni fruttiferi postali di Poste Italiane.
6 anni fa
1 minuto di lettura

I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane sono un prodotto di investimento a zero costi. Non sono infatti previste delle spese o delle commissioni per la sottoscrizione, per il rimborso o per la gestione. Inoltre i bfp sono un prodotto sicuro perché emessi dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A. e garantiti dallo Stato Italiano. Ecco allora le info sul calcolo del rendimento, sulla sostituzione da cartaceo a dematerializzato e sull’imposta di bollo.

Calcolo buoni fruttiferi postali di Poste Italiane

Poste Italiane comunicano che, a questo link, sarà possibile calcolare quanto vale il proprio buono fruttifero postale.

Per effettuare tale calcolo si dovranno inserire i dati del buono da calcolare ovvero la data di sottoscrizione (giorno/mese ed anno) e quella di rimborso (giorno/mese ed anno). Poi si dovrà inserire la tipologia del buono, la divisa ovvero la valuta in euro o lira e l’importo. Esempio: buono fruttifero postale ordinario sottoscritto oggi 9 ottobre 2018 con rimborso il 9 ottobre 2038 del valore di 1.000 euro. In data 9 ottobre 2038 il valore di rimborso, al netto della ritenuta fiscale e al lordo dell’eventuale imposta di bollo calcolata in base alla normativa pro tempore vigente, sarà di 1.659,49 euro. Le Poste comunicano inoltre che tutti i buoni sottoscritti dopo il 1° gennaio 2009 saranno consultabili online nel “Portafoglio Buoni” accedendo alla propria area personale.

Sostituzione bfp da cartacei a dematerializzati e info imposta di bollo

I buoni fruttiferi postali cartacei di Poste Italiane potranno essere sostituiti con quelli dematerializzati secondo le modalità comunicate dall’Ufficio Postale a condizione che il bfp da dematerializzare ed il libretto postale/conto corrente BancoPosta (che fungeranno da conto di regolamento) abbiano la stessa intestazione.

Per quanto concerne l’imposta di bollo, essa verrà determinata al 31 dicembre di ogni anno. Saranno esenti da tale imposta, i bfp di valore di rimborso complessivo inferiore ai cinquemila euro.

Le Poste comunicano infine che, ai fine dell’esenzione dall’imposta di bollo, saranno considerati unitariamente i buoni con la stessa intestazione tranne quelli emessi in forma cartacea prima del 1° gennaio 2009. Per maggiori informazioni consultare il foglio informativo degli stessi o recarsi presso uno degli uffici di Poste Italiane.

Leggete anche: Postepay Inps Card: come si richiede, quanto costa, a cosa serve, smarrimento-furto e max prelievi.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Disoccupazione NASPI
Articolo precedente

Indennità Naspi, va comunicata all’Inps una nuova occupazione, anche se per poco?

assistenza familiare legge 104 e part-time
Articolo seguente

Congedo straordinario legge 104: i contributi figurativi vanno richiesti?