Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: info imposta di bollo e aliquote

Ecco informazioni utili sull'imposta di bollo e sulle aliquote dei buoni fruttiferi postali di Poste Italiane.
6 anni fa
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I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane sono un investimento più che sicuro in quanto sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti S.P.A. e garantiti dallo Stato Italiano. Essi non hanno spese di gestione, collocamento o rimborso ed è possibile in qualsiasi momento richiedere il rimborso del capitale investito. Ci si chiede quindi come viene applicata l’imposta di bollo e quali sono le aliquote in base alle quali essa si calcola. Ecco le principali info in merito.

Bfp di Poste Italiane: imposta di bollo, le info

Poste Italiane comunicano che l’imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali viene determinata il 31 dicembre di ogni anno.

Sono esenti da essi i buoni che hanno un valore di rimborso che non superi i cinquemila euro. Inoltre, ai fine dell’esenzione da imposto di bollo, sono considerati unitariamente anche tutti i bfp con la medesima intestazione esclusi quelli emessi in forma cartacea prima del 1° gennaio 2009.

Per chi non lo sapesse i bfp cartacaei sono quelli in cui chi li sottoscrive riceve un titolo cartaceo che è necessario poi presentare per ricevere il rimborso sia a scadenza che in anticipo. Tali buoni possono essere emessi in tagli da 50 euro e multipli. Quelli emessi in forma dematerializzata, invece, sono rappresentati da una scrittura contabile che viene effettuata sul conto di regolamento. Chi li sottoscrive, quindi, dovrà avere necessariamente un conto corrente BancoPosta o un Libretto di Risparmio Postale. Tali buoni, inoltre, devono avere la medesima intestazione del conto di regolamento e possono essere emessi in tagli da 50 euro o multipli.

Imposta di bollo e aliquote: info bfp di Poste Italiane

Le Poste Italiane comunicano che le aliquote in base alle quale si potrà calcolare l’imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali saranno le seguenti:

  • 1 per mille annuo per il 2012,
  • 1,5 per mille annuo per il 2013 ed infine
  • 2 per mille a partire dal 2014.

Per calcolare l’imposta di bollo si dovrà prendere in considerazione soltanto il valore nominale.

Inoltre si dovrà tenere in conto che la soglia di esenzione sarà di cinquemila euro e verrà calcolata sulla base del valore di rimborso dei bfp al 31 dicembre.

Le Poste comunicano infine che per i bfp emessi in forma cartacea prima del 1° gennaio 2009, l’imposta verrà calcolata in maniera proporzionale sul valore nominale di ogni singolo titolo e sarà dovuta in ogni caso nella misura minima di 2 euro. Non sarà prevista la soglia di esenzione per i buoni che avranno un valore di rimborso non superiore ai cinquemila euro. Per i vecchi bfp sottoscritti prima del 2009 del valore di 6000 euro: per il 2012 l’imposta sul titolo sarà di 6 euro, per il 2013 sarà di 9 euro e a partire dal 2014 di 12 euro.

Leggete anche: Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: caratteristiche dei 3×2 per flessibilità in totale sicurezza.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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