Buoni fruttiferi postali, ecco come si calcolano gli interessi oggi

I Buoni fruttiferi postali emessi tra fine anni Ottanta e metà anni Novanta sono oggetto di diatribe legali. Vediamo cosa succede oggi.
3 anni fa
1 minuto di lettura
Buoni fruttiferi postali 4x4

Da tempo, i Buoni fruttiferi postali della serie Q, emessa a partire da 1 luglio 1986 e fino a 31 ottobre 1995, sono oggetto di una battaglia legale tra Poste Italiane e associazioni dei consumatori circa le modalità di calcolo degli interessi. Riassumendo molto velocemente, Poste li calcola al netto dell’imposta (del 12,5% da 1 settembre 1986) anno dopo anno e non in un’unica soluzione alla scadenza. Poiché per i primi 20 anni gli interessi dei Buoni fruttiferi postali prevedono una capitalizzazione composta, di fatto i possessori finiscono per ottenere un importo minore di quanto spesso si attendano sulla base dei loro calcoli.

Di recente, Poste ha lanciato i Buoni fruttiferi postali 5 x 5, che, come segnala la stessa denominazione, sono titoli d’investimento della durata massima di 25 anni. Come avevamo profetizzato poche settimane fa, la necessità di adeguarsi ai nuovi tassi di mercato, in netto rialzo da qualche mese, ha spinto all’offerta di una scadenza più lunga e anche più remunerativa, dato che al termine del 25-esimo anno il possessore ottiene un tasso d’interesse annuale dell’1,50%. I Buoni 4 x 4 ancora offrono un massimo dello 0,75%, invece.

Buoni fruttiferi postali 5 x 5, un esempio pratico

E gli interessi sono liquidati sempre al netto dell’imposta durante il periodo d’investimento? La risposta è negativa. Prendiamo proprio i Buoni fruttiferi postali 5 x 5. Se vi investissimo 1.000 euro per il periodo massimo previsto, alla scadenza ci sarebbe accreditata una cifra pari a 1.394,58 euro. Come si arriva a questa cifra? Abbiamo 1,015^25, cioè l’1,5% annuo lordo elevato per 25 anni = 1,450945. Moltiplicando il risultato per i 1.000 euro investiti, otteniamo 1.450,95 euro. Gli interessi sarebbero i 450,95 euro in eccesso sul capitale iniziale. E sono ancora al lordo dell’imposta. Al netto dell’imposta del 12,50%, scendono a 394,58 euro, che sommati ai 1.000 euro del capitale fanno proprio i 1.394,58 euro di cui sopra.

Dunque, il calcolo degli interessi avviene al lordo dell’imposta.

Solo alla scadenza, come correttamente prevede la normativa generale del 1973, si applica l’imposta e si eroga così al possessore la cifra netta. Se il calcolo fosse avvenuto al netto dell’imposta già nell’arco dei 25 anni dell’investimento, la somma erogata ai possessori dei Buoni fruttiferi postali 5 x 5 alla scadenza sarebbe stata di 1.385,40 euro.

[email protected] 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

Petrolio e gas, soccorso minimo dagli USA
Articolo precedente

Perché il prezzo del petrolio resta alto e la Russia è meno isolata di quanto crediamo

opzione donna
Articolo seguente

Donne in pensione a 58 anni e uomini a 64 anni: il doppio binario con penalizzazioni