Moreno Morello, l’inviato di Striscia la Notizia, ha raccontato nella puntata del 1° gennaio 2020 la storia di una donna che è riuscita a fatica a riscuotere il proprio denaro versato in buoni fruttiferi postali di Poste Italiane. Il problema è stato un errore di compilazione che non dipeso da lei, ecco cosa è accaduto.
Il servizio di Striscia la notizia sui bfp
L’inviato Moreno Morello di Striscia la Notizia si è recato a Istrana in provincia di Treviso per intervistare il signor Vincenzo in merito ad un grave problema con i buoni fruttiferi postali.
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I buoni erano ventennali
Il buono sottoscritto da Maria Grazia, però, era ventennale per cui si è immediatamente chiesta cosa potesse essere accaduto. La risposta è che quei titoli avevano l’aspetto di buoni ventennali ma invece non lo erano. Quell’anno, infatti, il Ministero aveva introdotto dei nuovi buoni a 6 anni sulle scorte rimanenti dei moduli cartacei dei vecchi buoni. Sulle condizioni dei bfp AF c’era scritto che l’importo sarebbe raddoppiato dopo 9 anni e 6 mesi e che poi sarebbe triplicato dopo 14 anni al lordo delle ritenute erariali.
La rabbia del signor Vincenzo
Il signor Vincenzo ha raccontato all’inviato di Striscia la Notizia di essersi profondamente arrabbiato per tale episodio anche perché da Poste Italiane non è arrivata mai alcuna comunicazione sul fatto che tali buoni non erano più riscuotibili. La figlia del signor Vincenzo ha quindi scritto all’Arbitro Bancario e Poste Italiane per difendersi ha prodotto il copia ed incolla del diniego fatto ad una risparmiatrice del centro Italia. In esso c’era scritto che la richiesta della signora appariva infondata per matura prescrizione. Maria Grazia, però, ha vinto riscuotendo anche gli interessi. Ciò perché l’Arbitro Bancario e Giudiziario di Milano ha ritenuto lo scarabocchio apposto sui buoni privo di valore. Per il Collegio di Roma, invece, la donna avrebbe dovuto leggere la Gazzetta Ufficiale per cui si sarebbe trovata a bocca asciutta.
È giusto che un titolo abbia valore diverso da regione a regione?
Moreno Morello si chiede se è giusto che un titolo abbia valore diverso da regione a regione. Ebbene l’Arbitro Bancario in merito a ciò ha risposto che ogni Arbitro ha diritto di decidere caso per caso in autonomia. Poste Italiane ha invece comunicato di essere stato un intermediario del Ministero e che è stato quest’ultimo a chiedere di esaurire le scorte di quella carta. E lo Stato che ha fatto? Ha perso tempo e rinviato i risparmiatori alla lotteria dei singoli giudizi degli Arbitri Bancari.
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