Buoni fruttiferi postali: perché è importante la data del 31 luglio?

Perché è importante la data del 31 luglio per i buoni fruttiferi postali? Ecco l'avviso di Poste Italiane inerente alla prescrizione di tali titoli.
3 anni fa
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Buoni fruttiferi postali aprile 2024
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Perché è importante la data del 31 luglio 2021 per i buoni fruttiferi postali? Ebbene, perché Poste Italiane ha diramato un avviso ai titolari di titoli prescritti durante il periodo di emergenza Coronavirus dal 1° febbraio al 31° luglio 2021.
Il messaggio riguarda tantissimi italiani in quanto i buoni postali sono uno dei loro prodotti di investimento preferiti.

Il motivo di tanto successo è la garanzia dello Stato Italiano ma anche il fatto che non hanno nessuno costo di sottoscrizione/rimborso salvo gli oneri di natura fiscale.

Inoltre c’è il vantaggio di una tassazione agevolata al 12,50% e la possibilità di richiederli in forma dematerializzata. Grazie a quest’ultima formula i buoni sono rappresentati da una semplice scrittura contabile fatta su conto di regolamento. Quest’ultimo potrà essere il conto corrente BancoPosta o semplicemente il libretto di risparmio.

I titoli, però, dovranno avere la stessa intestazione del conto di regolamento. Nel caso di rimborso anticipato/ a scadenza, poi, l’accredito della cifra maturata si avrà direttamente sul conto di regolamento. In questo modo non si rischierà la prescrizione. Ma vediamo cosa comunica l’avviso diramato da Poste Italiane.

Avviso Poste Italiane in scadenza il 31 luglio: ecco cosa comunica sui buoni fruttiferi postali

I possessori di buoni postali fruttiferi cartacei con termine di prescrizione nel periodo tra il 1° febbraio 2020 ed il 31 luglio 2021 potranno riscuoterli fino al 30 settembre 2021. Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti in questo modo cercano di venire in aiuto dei tanti risparmiatori con titoli prescritti durante l’emergenza da Covid-19. Per informazioni più dettagliate costoro potranno consultare il sito ufficiale di Poste o Cdp. Inoltre si potrà chiamare il numero verde gratuito 800.00.33.22 oppure rivolgersi al personale presso gli uffici postali.

Si ricorda che quando i buoni si prescrivono non c’è più nulla da fare per ottenere il rimborso. L’importo di quelli cartacei emessi dopo il 14 aprile 2021 (dopo dieci anni dalla scadenza) infatti viene versato su un fondo presso il Mef (Ministero Economia e delle Finanze).

Leggi anche: Buono fruttifero postale AA3 rifiutato rimborso per prescrizione: che fare in questo caso
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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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