Buoni fruttiferi postali: perché importante la data del 30 settembre?

Poste Italiane dirama un avviso: ecco perché è importante la data del 20 settembre 2021 per i buoni fruttiferi postali.
3 anni fa
1 minuto di lettura
Investire in poste italiane: i buoni fruttiferi postali o i libretti di risparmio?

Perché è importante la data del 30 settembre 2021 per i buoni fruttiferi postali? Ebbene sul sito ufficiale di Poste c’è un avviso riguardante quelli cartacei prescritti durante il periodo di emergenza Coronavirus. Parliamo di quello compreso tra il 1° febbraio 2020 ed il 31 luglio 2021. Ecco maggiori informazioni in merito.

L’avviso di Poste Italiane sui buoni fruttiferi postali

L’avviso che compare sul sito ufficiale di Poste Italiane riguarda i buoni fruttiferi postali. Esattamente quelli cartacei con termine di prescrizione tra il 1° febbraio 2020 ed il 31 luglio 2021.

Tali titoli saranno esigibili fino al 30 settembre 2021, significa che si potrà chiedere il rimborso fino a tale data. Dopo subentrerà la prescrizione con la quale decadrà il diritto al rimborso sia della somma investita che degli interessi maturati. Poste ricorda che dal 14 aprile 2001 la titolarità dei bfp è della Cassa Depositi e Prestiti mentre l’importo di quelli prescritti va a favore di un Fondo istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze. Questo per indennizzare i risparmiatori, vittime di frodi finanziarie e che hanno subiti danni ingiusti non risarciti.

È importante quindi che i possessori di buoni cartacei verifichino con la massima attenzione la data di scadenza ed il conseguente termine di prescrizione decennale. Nel caso in cui essa non venga riportata dietro al titolo si potrà consultare il sito ufficiale di Poste Italiane o quello della Cassa Depositi e Prestiti ma anche rivolgersi agli uffici postali. In alternativa si potrà chiamare il numero gratuito 800.00.33.22. Tale numero si potrà chiamare anche per avere maggiori informazioni sull’avviso emanato da Poste.

Prescrizione buoni fruttiferi postali 

Ricordiamo che solo i buoni postali fruttiferi cartacei possono cadere in prescrizione. Quelli dematerializzati no. Il motivo è semplice: questi ultimi sono rappresentati solo da una scrittura contabile effettuata su un conto di regolamento. Quest’ultimo può essere un libretto di risparmio o un conto corrente BancoPosta che deve avere la stessa intestazione del conto di regolamento.

In caso di rimborso infatti il montante maturato verrà accreditato in automatico sul conto di regolamento che ovviamente non si potrà estinguere in presenza di buoni in essere.
Leggi anche: Poste Italiane lancia BancoPosta Focus Ambiente 2027: ecco di cosa si tratta

Poste Italiane propone sconti del 10 e del 20%: ecco per cosa e fino a quando
[email protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.