I buoni fruttiferi postali sono uno degli investimenti più sicuri in quanto titoli emessi dalla Cassa depositi e prestiti e perché sono controllati direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Essi non hanno costi né commissioni di collocamento e propongono una tassazione agevolata. Ci si chiede però quale è la differenza tra scadenza e prescrizione di essi. Ecco le info.
BFP di Poste Italiane: la prescrizione prima e dopo il 2013
I buoni fruttiferi postali sono un prodotto di Poste Italiane grazie al quale è possibile mettere da parte il proprio denaro senza incorrere in alcun rischio.
Differenza prescrizione e scadenza dei buoni fruttiferi postali
La scadenza dei bfp è la data entro la quale il buono produce gli interessi. La prescrizione, invece, è il termine ultimo entro cui il titolare del buono ha diritto al rimborso. Poste Italiane comunicano che i buoni fruttiferi dematerializzati non cadono mai in prescrizione. Essi, infatti, al momento della scadenza vengono rimborsati direttamente a coloro che li hanno sottoscritti mediante accredito o su conto corrente postale o bancario.
Tra i buoni sottoscrivibili, ricordiamo quello ordinario e quello a 3 anni Plus. Il primo è quello a tasso fisso con rendimento annuo lordo fino al 2,50% al 20° anno e con una durata massima di vent’anni con possibilità di rimborso capitale in qualsiasi momento.