I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato Italiano. In ogni momento è possibile richiedere il capitale investito e non hanno alcun costo periodico. Esistono due tipologie di bfp ovvero i cartacei e i dematerializzati. Ma quale è la loro differenza e cosa significa la clausola “CPFR“. Infine si può sostituire un cartaceo con un dematerializzato? Ecco le info.
Bfp di Poste Italiane: differenza tra cartacei e dematerializzati
I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane si distinguono in cartacei e dematerializzati.
I buoni fruttiferi cartacei, invece, consteranno di un titolo cartaceo che il sottoscrittore riceverà al momento della sottoscrizione. Tale documento dovrà essere custodito gelosamente in quanto sarà necessario consegnarlo al momento del rimborso a scadenza o anticipato. Anche tali bfp saranno emessi in tagli da 50 euro o multipli.
Clausola CPFR e sostituzione cartaceo con dematerializzato
La scritta presente sui buoni fruttiferi postali di Poste Italiane “CPFR” significa “con pari facoltà di rimborso” e sta ad indicare che ognuno degli intestatari di essi può richiedere il rimborso. Dovrà però presentare il titolo cartaceo quando farà la richiesta.
Per quanto concerne la sostituzione di bfp cartacei con quelli dematerializzati, essa sarà consentita però secondo le modalità fornite dall’Ufficio Postale nel quale ci si recherà.
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