Buoni fruttiferi postali: se risiedo all’estero cosa devo fare per richiedere il rimborso?

Che fare se si vive all'estero e si ha un buono postale? Ecco cosa comunica in merito Poste Italiane.
4 anni fa
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I buoni fruttiferi postali sono un prodotto di investimento molto apprezzato dagli italiani grazie al fatto che non hanno spese di rimborso o commissioni di collocamento. Hanno inoltre una tassazione agevolata.

La domanda che ci si pone è la seguente: se si hanno dei bfp e si ha la residenza all’estero a chi ci si deve rivolgere e sopratutto quale documentazione bisogna presentare per richiederne il rimborso? Ecco le informazioni in merito.

Residenti all’estero con bfp: cosa devono fare per avere rimborso?

Chi ha dei buoni fruttiferi postali e risiede all’estero per il rimborso si dovrà recare presso il Consolato Italiano del paese nel quale risiede.

In tale luogo, poi, sarà necessario sottoscrivere un modulo per la riscossione. Quest’ultimo dovrà essere autenticato dal Consolato insieme al titolo in originale, ad una fotocopia del documento di identità in corso di validità e al codice fiscale.

Tutta la documentazione indicata dovrà essere poi inviata a Poste Italiane S.p.A. – Bancoposta – Operazioni Servizio Risparmio – Via di Tor Pagnotta, 2 – 00143 Roma. Quest’ultima, quindi, effettuato il rimborso del buono, provvederà ad inviare l’importo corrispondente mediante un assegno vidimato non trasferibile che sarà intestato al beneficiario. In alternativa verrà eseguito un bonifico estero con accredito sul conto corrente bancario in base alla scelta che si farà indicandola nell’apposito modulo che si troverà presso il Consolato.

Assegno postale vidimato: cos’è

L’assegno postale vidimato è un normale assegno postale tratto dal titolare del conto corrente “BancoPosta” sul proprio conto corrente recante la vidimazione da parte di Poste Italiane che comprova l’acquisizione dei fondi.

La riscossione di quest’ultimo può essere effettuata a vista in ogni Ufficio Postale anche da coloro che non hanno dei rapporti continuativi con Poste Italiane. Dovrà però esserci legittimazione alla riscossione in quanto beneficiario o ultimo giratario dell’assegno.

Ovviamente si dovrà esibire un documento di riconoscimento in corso di validità e gli assegni potranno anche essere versati, qualora lo si voglia, su conto corrente postale o bancario.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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