Buoni fruttiferi postali, S&P 500 e libretti di risparmio: cosa conviene come investimento per i figli

Ecco alcune forme di investimento per i propri figli tra le più conosciute: buoni fruttiferi postali, S&P 500 e libretti di risparmio. Ma quale conviene di più?
6 anni fa
2 minuti di lettura

La fiducia degli italiani sul futuro economico del nostro paese è di anno in anno in calo. Nel 2017 il 70% delle persone giudicava il risparmio non soltanto utile ma indispensabile sopratutto per il futuro dei propri figli mentre adesso c’è una grande incertezza. In molti, comunque, cercano di mettere da parte qualche risparmio cercando di farlo fruttare a lungo termine. Ma quali sono gli investimenti in grado di salvaguardare il capitale investito al 100%. Ecco le info sui S&P 500, sui buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio.

S&P 500: ecco cos’è

Per poter avere delle aspettative positive sugli investimenti bisogna attendere almeno dieci anni. S&P 500 detto anche Standard & Poor’s 500, ad esempio, è l’indice azionario più importante del Nord America. Nel dettaglio è il banchmark azionario principale riguardante i titoli quotati in borsa a Wall Street che offre tanti vantaggi come i futures e i certificates. Se si investe dalla nascita la cifra di mille dollari su di essi, alcuni calcolatori mostrano che oggi all’età di 35 anni se ne otterrebbero 47 mila. Una cifretta niente male.

Libretti di risparmio per i minori

I libretti di risparmio sono quelli che permettono di parcheggiare una cifra pagando per la gestione nulla o quasi nulla. Con essi è possibile prelevare e versare in ogni momento ma il tasso di interesse è molto basso pari allo 0,01% lordo per i libretti proposti da Poste Italiane. Inoltre, se il libretto supera o è uguale alla cifra di 5.000 euro si paga anche l’imposta di bollo.

Per quanto concerne i libretti di risparmio proposti da Poste Italiane per minori, ricordiamo che esistono tre tipologie. C’è il libretto denominato “Io Cresco” dedicato ai bambini tra i zero e i dodici anni per avvicinare i più piccoli al risparmio. C’è poi quello chiamato “Io Conosco” dedicato ai piccoli che hanno tra i dodici ed i quattordici anni per far sì che essi comincino a capire come si versa e preleva delle piccole sommette.

Infine c’è quello chiamato “Io capisco” dedicato ai ragazzi tra i 14 ed i 18 anni. Con tale strumento essi potranno versare e prelevare delle piccole cifre adeguate alla loro età. In questo modo potranno imparare a gestire i loro risparmi.

Bfp: la forma di investimento per i minori

Un’altra forma di investimento per i più piccoli sono i buoni fruttiferi postali. Ce ne sono di tanti tipi compresi quelli dedicati ai minorenni. Essi possono essere sottoscritti da un genitore, da un parente o da un amico ed hanno tassi che variano di anno in anno. Partono da un rendimento effettivo annuo lordo alla fine di ciascun periodo di possesso dell’1% per 1 anno e 6 mesi fino ad arrivare al 3% al termine del diciottesimo anno. Di tali buoni è sempre possibile chiedere il rimborso anticipato ma servirà l’autorizzazione del Giudice Tutelare. Si ricorda, infine, che il riconoscimento degli interessi maturati si avrà soltanto dopo diciotto mesi.

Leggete anche: Buoni fruttiferi postali: tutto quello che c’è da sapere sul rimborso.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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