I buoni fruttiferi postali sono una forma di investimento garantita dallo Stato. Essi sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e, secondo diversi analisti, appaiono più sicuri rispetto ad altri e proprio per questo gli interessi sono più bassi. Ci si chiede però se essi devono essere dichiarati in fase di successione ereditaria e che succede qualora uno dei cointestatari muore. Ecco le info a riguardo e la documentazione da presentare.
Buoni fruttiferi postali: vanno dichiarati nella successione? La risposta è no
Nella dichiarazione di successione vanno inseriti i beni che fanno parte dell’attivo ereditario.
Solitamente i buoni fruttiferi postali sono cointestati per cui ci si chiede cosa succede qualora uno dei cointestatari muore. Ebbene,essi cadono in successione ed i titoli vengono bloccati momentaneamente fino a quando la successione non viene effettuata. In seguito essi vengono rimborsati a chi ne ha diritto. Ovviamente per poter avere il rimborso, si dovrà presentare tutta la documentazione di successione presso un qualunque ufficio di Poste Italiane. Inoltre i rimborsi sono erogati in parti uguali a tutti i cointestatari.
Rimborso Buoni Fruttiferi Postali caduti in successione
Per ottenere il rimborso dei Buoni Fruttiferi Postali caduti in successione, bisognerà compilare un modulo fornito dalle Poste Italiane o scaricabile da internet. Poi, ci si dovrà recare presso un qualunque ufficio di Poste Italiane presentando i seguenti documenti: Atto Notorio o Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà, l’estratto dell’atto di morte, la copia del documento di identità di tutti coloro che presentano la domanda di rimborso,il codice fiscale e la carta di identità di coloro che hanno diritto al rimborso o di quelli che li rappresentano legalmente ed infine la dichiarazione di successione (Mod 4).