Nuove proposte inserite in manovra, mai come ora volte alla lotta all’evasione. La nuova idea, già inserita in legge di bilancio, è quella di spingere verso l’utilizzo dei buoni pasto di tipo elettronico rispetto a quelli cartacei. Il motivo, come sempre, è quello di una maggiore tracciabilità delle spese sostenute attraverso questi strumenti.
La nuova proposta di legge
L’ultima novità, inserita nella bozza della Legge di Bilancio 2020, riguarda la modifica, a partire dal primo gennaio 2020, delle soglie entro cui i buoni pasto concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Con le nuove disposizioni, l’utilizzo dei buoni pasto in formato elettronico vengono aumentati dagli attuali 7 euro giornalieri agli 8 euro.
Diversa sorte, come abbiamo anticipato, sarà riservata ai buoni cartacei che passano dalla soglia dei 5,29 euro al giorno a 4 euro.
Ovviamente, le nuove disposizioni non sono retroattive e potranno essere applicate soltanto a partire dal primo gennaio 2020.
La ratio della norma, come già detto, è quella di spingere verso l’utilizzo dei mezzi di pagamento (in questo caso buoni pasto) elettronici, che possano garantire una maggiore affidabilità, se non altro da un punto di vista della loro tracciabilità. I buoni, infatti, ai sensi di legge, non sono cedibili a terzi, non sono cumulabili oltre le 8 unità e possono essere utilizzati esclusivamente dai loro titolari.
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