Buoni pasto in smart working: esenzione IRPEF confermata?

Non esiste alcuna normativa che limita l’erogazione dei buoni pasto ai dipendenti e quindi anche a quelli in smart working
4 anni fa
1 minuto di lettura

Anche i buoni pasto e ticket restaurant dati dall’azienda ai dipendenti che lavorano in smart working godono del regime di esenzione fiscale come da normativa del TUIR. Lo ha ribadito l’Agenzia delle Entrate Direzione Regionale del Lazio in risposta ad apposita istanza di interpello.

Ricordiamo che, il ricorso allo smart working, di recente si è reso necessario in considerazione delle nuove esigenze legate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che hanno spinto il legislatore ad incentivare tale modalità di svolgimento del lavoro al fine di arginare la diffusione del virus e limitare i contagi all’interno delle realtà lavorative ed aziendali.

Buoni pasto e ticket restaurant: le regole fiscali

In merito ai buoni pasto e ticket restaurant, il nostro legislatore (art. 51, comma 2, lettera c, del TUIR), prevede che, che non concorrono alla formazione del reddito del lavoratore dipendente:

  • le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro nonché quelle in mense organizzate direttamente dal datore di lavoro o gestite da terzi
  • le prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto fino all’importo complessivo giornaliero di euro 4, aumentato a euro 8 nel caso in cui le stesse siano rese in forma elettroniche
  • le indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto corrisposte agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo o ad unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione fino all’importo complessivo giornaliero di euro 5,29.

Per l’Agenzia delle Entrate Direzione Regionale Lazio, poiché non esiste alcuna disposizione legislativa che limita l’erogazione, da parte del datore di lavoro, dei buoni pasto in favore dei propri dipendenti ne consegue che la predetta disciplina è da ritenersi applicabile anche a quelli erogati ai lavoratori in smart working.

Potrebbe anche interessarti:

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

partita iva
Articolo precedente

Tasse nel 2021 si cambia, progressive e senza nuove imposte: chi pagherà di più (e chi di meno)

Articolo seguente

Scontrino elettronico on line anche per i forfettari