I buoni fruttiferi postali sono tra i prodotti i investimento più amati dagli italiani perché non hanno costi: né per la sottoscrizione e nemmeno per il rimborso, eccetto gli oneri fiscali. Sono poi garantiti dallo Stato Italiano e collocati sul mercato da Cassa Depositi e Presiti Spa.
Tra i vantaggi c’è la tassazione agevolata al 12,50% ed in qualsiasi momento è possibile richiedere il rimborso della cifra investita. Detto ciò, ecco quali sono i buoni con i tassi migliori di oggi 1° luglio 2020.
Bfp: i migliori rendimenti di oggi
Tra i buoni fruttiferi postali con i migliori rendimenti di oggi 1° luglio c’è il 4×4. Questo sarà il prodotto giusto per chi vorrà investire fino a 16 anni contando su rendimenti fissi crescenti. La flessibilità con il riconoscimento degli interessi maturati ci sarà poi già dopo quattro, otto e dodici anni.
Tale titolo potrà essere sottoscritto negli uffici postali o direttamente in modalità online in pochi minuti: a partire da 50 euro e multipli di tale cifra. Il rimborso, come detto, potrà essere richiesto in ogni momento e si avrà diritto alla restituzione del capitale investito. Prima del termine del quarto anno, però, non saranno corrisposti interessi.
Per quanto riguarda le condizioni in vigore dall’8 maggio, esse saranno le seguenti:
- alla fine del quarto anno dello 0,40%,
- alla fine dell’ottavo anno dello 0,75%,
- alla fine del dodicesimo anno dell’1,25% e
- alla fine del sedicesimo anno dell’1,75%.
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Buoni postali: i rendimenti più alti di inizio luglio 2020
Tra i buoni fruttiferi postali con i rendimenti migliori di inizio luglio 2020 c’è anche il 3×4, un rendimento interessante nel lungo periodo. Sarà quindi il prodotto ideale per chi vorrà investire fino a dodici anni contando sulla restituzione del capitale investito più gli interessi dal terzo, sesto e nono anno.
Per quanto riguarda il rendimento effettivo annuo lordo (condizioni in vigore dall’8 maggio 2020) esso sarà il seguente:
- alla fine del terzo anno dello 0,35%,
- alla fine del sesto anno dello 0,50%,
- alla fine del nono anno dell’1% e
- alla fine dodicesimo anno dell’1,50%.
Per entrambi i buoni enunciati varrà poi questa regola: dal giorno successivo alla scadenza i titoli diventeranno infruttiferi e, dopo dieci anni, si prescriveranno.