400 milioni di euro in buoni spesa in arrivo ai Comuni per dare da mangiare alle persone più in difficoltà. L’ordinanza firmata dalla Protezione Civile è già stata messa in atto e il Ministero dell’Interno ha già provveduto all’emissione dei mandati di pagamento.
L’intervento economico, concordato tra palazzo Chigi, Mef e Anci, dà immediata risposta all’allarme lanciato da alcuni Comuni dopo che negli ultimi giorni sono stati segnalati i primi casi di proteste da parte di cittadini esasperati perché a corto di liquidità a causa della chiusura di molte attività produttive e ancora in attesa di ricevere la Cassa Integrazione e il bonus da 600 euro.
Buoni pasto ai Comuni
I 400 milioni stanziati in fretta e furia sono stati erogati dallo Stato ai Comuni proporzionalmente in base alla densità demografica e dell’indice di povertà. Per la distribuzione dei buoni spesa saranno coinvolti anche i servizi sociali, il mondo del volontariato e del terzo settore. “L’idea è quella di creare una grande catena di solidarietà che possa coinvolgere anche la grande distribuzione da cui ci aspettiamo che possa collaborare con la nostra iniziativa applicando uno sconto aggiuntivo del 5-10% a chi pagherà con i buoni spesa erogati dai comuni”, ha spiegato il presidente del consiglio Conte.
La distribuzione dei soldi per Regione
Ma come sono stati distribuiti i 400 milioni di euro? Su base regionale, la Lombardia che è anche la regione più popolosa, ha ricevuto la fetta più grossa (55,9 milioni), seguita dalla Campania (50,7 milioni) e dalla Sicilia (43,4 milioni). All’ultimo posto, la Valle d’Aosta con 0,68 milioni di euro. ma vediamo tutte le ripartizioni:
LOMBARDIA 55,9
CAMPANIA 50,7
SICILIA 43,5
LAZIO 37
PUGLIA 33,1
VENETO 27,7
EMILIA ROMAGNA 24,2
PIEMONTE 24
TOSCANA 21,4
CALABRIA 17,2
SARDEGNA 12,6
ABRUZZO 9,4
MARCHE 9,4
LIGURIA 8,7
FRIULI VG 6,6
UMBRIA 5,5
BASILICATA 4,5
PROV. TRENTO 2,9
PROV. BOLZANO 2,8
MOLISE 2,4
VALLE D’AOSTA 0,68
L’assegnazione dei buoni pasto
Entro quando saranno disponibili le risorse per i più bisognosi? I fondi sono già a disposizione dei singoli Comuni italiani per finanziare i buoni spesa e fronteggiare l’emergenza alimentare.