Possiedo un buono fruttifero postale di 7 milioni di lire del 1983, quanto vale oggi?

Ho custodito nel cassetto un buono fruttifero postale di dicembre 1983 di 7 milioni di lire, quanto vale oggi?
2 anni fa
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Chi ha un vecchio buono fruttifero postale nel cassetto, possiede davvero un piccolo tesoretto. Il motivo è semplice, i vecchi buoni offrivano tassi di interesse abbastanza elevati, non paragonabili minimamente a quelli di adesso nonostante l’aggiornamento del 27 ottobre.

Al momento del rimborso all’epoca, davvero tornava il sorriso sulle labbra. Il motivo è che ci si poteva concedere davvero un regalo come una piccola automobile o il viaggetto tanto agognato.

Nonostante i tassi nel corso del tempo siano cambiati, anche ora, però, chi ha un titolo da riscuotere, non diventerà ricco ma avrà un piccolo budget a disposizione per affrontare i periodi più bui, visti tutti gli aumenti dell’ultimo periodo, o per realizzare un piccolo sogno.

Ma come si fa a sapere quanto varrà il buono fruttifero postale cartaceo che si custodisce con tanta cura?

Il buono fruttifero postale cartaceo

Sicuramente chi ha un bfp nel cassetto degli anni ‘80, custodisce un titolo ordinario cartaceo. All’epoca, infatti, non esistevano i buoni dematerializzati ovvero quelli rappresentati esclusivamente da una scrittura contabile effettuata su un conto di regolamento. Quest’ultimo, per chi non lo sapesse, è un libretto di risparmio postale o un conto corrente BancoPosta e il buono dematerializzato deve recare la stessa intestazione del conto di regolamento.

La comodità di sottoscrivere il titolo in questo modo è che non si va incontro alla prescrizione in quanto alla scadenza, sia la cifra investita che gli interessi, vengono trasferiti sul conto di regolamento. Per un buono fruttifero cartaceo, invece, quando avviene la prescrizione, il possessore non può richiedere il rimborso né del capitale investito e nemmeno degli interessi.

Quanto vale?

Chi ha un buono fruttifero postale del 1983 di 7 milioni di lire, si chiede quanto vale oggi. Ebbene, il calcolo possono eseguirlo tutti. Basta collegarsi alla pagina della Cassa Depositi e Prestiti e inserire la tipologia di buono (ordinario) e la data, ad esempio, 3 dicembre 1983.

Ovviamente va inserito l’importo 7 milioni di lire e la data di scadenza, possiamo lasciare anche quella di oggi.

Inseriti tali dati, si aprirà una schermata grazie alla quale sapremo che il tipo di buono fruttifero postale in nostro possesso è della serie O. Sapremo che è scaduto il 31 dicembre 2013 ovvero che da tale data non ha più prodotto interessi e che andrà in prescrizione il prossimo anno, esattamente il 31 dicembre 2023.

Dal calcolo si evince che gli interessi lordo maturati saranno di 52.313,64 euro e che il montante liquidato sarà di 55.928,84 euro. Infine, sapremo che la serie O è stata convertita alla serie Q dal 1ç gennaio 1987 e che dal calcolo è stata omessa l’imposta di bollo che dovrà essere calcolata a parte.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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