I buoni fruttiferi sono tra gli investimenti postali i più convenienti e sicuri. Sono poi molto amati perché emessi da Cassa Depositi e Prestiti S.P.A e perché garantiti dallo Stato italiano. Inoltre non vi sono da sostenere costi e commissioni per la sottoscrizione né per il rimborso, salvo gli oneri di natura fiscale.
Ci si chiede però che succede se si è in possesso di un titolo cartaceo con dati parzialmente errati. In questo caso si avranno problemi quando si andrà a riscuotere il buono? Ecco le info.
Buoni cartacei con dati errati: il rimborso è fattibile?
Ci si chiede cosa succede al momento del rimborso se si è possessori di un buono cartaceo con dati anagrafici parzialmente errati. Ebbene Poste Italiane in merito a tale domanda comunica che al momento del rimborso si dovrà presentare un certificato chiamato di “congrue generalità” che verrà rilasciato dal proprio Comune di nascita. Con esso, infatti, si appurerà che il soggetto che chiede il rimborso del titolo e il soggetto con le generalità riportate sul buono fruttifero postale sono la medesima persona.
Il problema del certificato di congrue generalità
Il certificato di congrue generalità dovrebbe essere rilasciato dal Comune ma molte persone hanno denunciato che agli sportelli dell’Ufficio Anagrafe tale certificazione non è prevista da alcuna norma e quindi tale certificato non esiste.
Alcuni comuni rilasciano però la dichiarazione di congruità dei dati anagrafici: è necessario nel modulo che verrà consegnato inserire i dati errati e le esatte generalità. In questo modo si comunicherà che tutte e due appartengono alla medesima persona. Il suggerimento, onde evitare tempo prezioso, è quindi quello di chiamare l’ufficio anagrafe del proprio comune di nascita per capire se sarà possibile richiedere tale documento.
Il buono del momento
Sicuramente tra i migliori buoni fruttiferi postali del momento c’è quello Soluzione Eredità dedicato ai beneficiari di un procedimento successorio con Poste Italiane.