Buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione: titolo che protegge il potere d’acquisto dei propri risparmi

Le principali caratteristiche dei buoni fruttiferi postali indicizzati all'inflazione che proteggono il potere di acquisto dei propri risparmi.
5 anni fa
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I buoni fruttiferi postali indicizzati all’inflazione sono quelli che aiuteranno a proteggere il potere d’acquisto dei propri risparmi. Essi verranno infatti rivalutati in base all’andamento dell’inflazione italiana. Tali titoli, infine, saranno il prodotto ideale che chi desidera investire fino a 10 anni contando su un rendimento fisso che verrà poi rivalutato in base all’inflazione italiana insieme al capitale. Ma vediamo le principali caratteristiche.

Bfp indicizzati all’inflazione

I buoni fruttiferi postali indicizzati all’inflazione sono il prodotto ideale per chi vorrà investire fino a 10 anni.

Essi avranno un rendimento fisso che verrà poi rivalutato in base all’inflazione italiana (aumento generale dei prezzi di servizi e beni in un determinato periodo a seguito del quale si manifesta una diminuzione del potere di acquisto della moneta).

Quando il buono scadrà verrà erogato a chi lo ha sottoscritto il capitale investito nonché gli interessi ovviamente rivalutati sulla base dell’inflazione italiana al netto degli oneri fiscali. Si ricorda che il valore dell’inflazione verrà rilevato nel periodo di vita del titolo e sarà fissato dall’indice Istat Foi. Quest’ultimo, per chi non lo sapesse, è l‘indice dei prezzi al consumo per le rivalutazioni monetarie con esclusione dei tabacchi. Tornando al bfp, si potrà richiedere il rimborso di esso quando si vuole ma, soltanto dopo diciotto mesi dal giorno della sottoscrizione, si potranno anche avere gli interessi maturati al netto degli oneri fiscali.

Tassi fissi di interesse, valore di rimborso e rivalutazione del capitale

Le condizioni in vigore dal 24 gennaio 2019 comunicano che il tasso fisso annuo lordo dei buoni fruttiferi postali indicizzati all’inflazione sarà sempre dello 0,10% per tutti e dieci gli anni. Si ricorda però che prima di diciotto mesi, il valore di rimborso sarà uguale soltanto al capitale che si è investito al netto di eventuali oneri fiscali.

Poi, dopo tale periodo, sarà anche incrementato degli interessi fissi maturati.

Per quanto riguarda, infine, la rivalutazione del capitale quando ci sarà rimborso anticipato o alla scadenza del titolo, sia il capitale che gli interessi fissi che intanto saranno maturati verranno rivalutati eventualmente all’inflazione italiana nel periodo di vita del buono. Come detto l’indice di riferimento sarà il Foi che è quello nazionale pubblicato dall’Istat dei prezzi al consumo per gli operai e le famiglie al netto dei consumi dei tabacchi.

Leggete anche: Buoni fruttiferi postali scaduti: il rimborso si può richiedere per scarsa informazione sulla durata, l’ultima sentenza.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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