Lo scorso 18 marzo 2021 sul sito dell’Arbitro Bancario Finanziario sono state pubblicate nuove decisioni riguardo la cessione del quinto/delegazione di pagamento, estinzione anticipata, rimborso oneri, riduzione costo totale del credito, assegno bancario/postale ma anche in merito ai buoni fruttiferi postali.
La parte ricorrente il ricorso era cointestataria di un titolo serie Q/P del valore di 1 milione di lire emesso nel 1987. Il problema è che al momento del rimborso ovvero dopo 30 anni, l’intermediario ha liquidato il buono con una somma più bassa alle aspettative.
Controdeduzioni intermediario e decisione Collegio Torino
L’intermediario nelle sue controdeduzioni ha comunicato che in base dal Decreto Ministeriale del 13 giugno 1986 che istituiva la serie Q, per i primi venti anni di durata del titolo erano previsti saggi di interesse espressi nella seguente misura percentuale: 8-9-10,50 ed 12%. Tali interessi prevedevano un rendimento calcolato con l’interesse annuo composto mentre dal ventunesimo al trentesimo anno il tasso di interesse era sempre del 12% ma con un rendimento calcolato sulla base dell’interesse semplice.
Con decisione numero 2755 del 4 febbraio 2021, ecco il link, il Collegio di Torino ha esaminato il titolo in oggetto della serie Q/P emesso il 9 ottobre 1987. Il buono in origine era della serie P ma riportava i timbri di variazione da P a Q e i nuovi tassi. Il problema è che questi ultimi non contenevano indicazioni per il periodo successivo al ventesimo come contestato dalla parte ricorrente.
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