Busta paga ferrovieri: sottoscritto nuovo contratto

Sottoscritto accordo ponte per rinnovo contratto fra i sindacati e il Gruppo FS. Aumenti in vista nella busta paga ferrovieri.
4 anni fa
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Busta paga ferrovieri più pesante. E’ in rampa di lancio il nuovo contratto di lavoro. I sindacati hanno sottoscritto alcuni importanti accordi con i datori di lavoro per gli aumenti in busta paga. Le retribuzioni dei lavoratori del comparto ferrotranvieri sono ferme da anni e qualcosa si è sbloccato dopo l’ultimo sciopero.

A riferirlo sono le segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Af, Orsa e Fast Confsal. Le stesse sottolineano che si tratta del primo accordo, nell’ambito del confronto sul rinnovo del contratto nazionale mobilità area attività ferroviarie.

Accordo che riguarda l’una tantum per il triennio 2018-2020 di 890 euro al livello C1. Con impegno delle parti a proseguire il negoziato per il rinnovo Ccnl già dal prossimo mese di marzo. L’accordo ponte è per tutti i lavoratori compresi nel contratto nazionale del lavoro e quindi anche per i dipendenti degli appalti ferroviari.

Accordo rinnovo busta paga ferrovieri

Sono stati sottoscritti anche due accordi aziendali con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Il primo riguarda il protocollo di intesa per la qualità del lavoro negli appalti dei servizi ferroviari con il quale sono assunti impegni precisi da parte delle ditte appaltatrici e la committenza vigilerà sul rispetto degli obblighi assunti.

Il protocollo amplia le tutele del lavoro in appalto tracciando un percorso relazionale finalizzato a individuare requisiti reputazionali per la qualificazione nell’accesso alle gare nel rispetto dei diritti dei lavoratori e della legalità.

E’ costituito un osservatorio permanente sugli appalti ferroviari, composto da organizzazioni sindacali e committenza per vigilare sui principali temi previsti dall’accordo.

Una tantum su welfare da 400 euro

Con Fs è stato raggiunto anche un accordo aziendale su un’una tantum, su welfare di 400 euro per tutti i lavoratori che si aggiunge ai 100 euro dell’articolo 22 del contratto aziendale e su smart working che amplia i contenuti dell’accordo di aprile 2018 con minimo 6 giornate, ne allarga la platea e garantisce il diritto alla disconnessione.

Per le organizzazioni sindacali, infine,

il confronto proseguirà sui temi relativi alla sicurezza sul lavoro, avviando un dialogo per lanciare una campagna di sensibilizzazione e verifica della possibilità di elevare ulteriormente gli standard di sicurezza.

A questo proposito in via preliminare è già attivo un tavolo permanente con Rfi e Trenitalia. E si proseguirà anche nelle altre società del gruppo e in quelle degli appaltatori che si occupano di pulizia delle stazioni e dei treni, dell’accompagnamento nei treni notte e del servizio di catering“.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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