Che cosa aspettarsi dalle buste paga di luglio? Novità positive (aumento) o negative (tagli)? Tutto ruota intorno al bonus Irpef, i famosi 80 euro che dovrebbero diventare 100 secondo quanto previsto dal Decreto n. 3/2020 in merito al taglio del cuneo fiscale. Quindi 20 euro in più in busta paga. Ma cambiano anche natura.
Hanno diritto al bonus Irpef lavoratori con:
- redditi fino a 28.000 euro (il bonus cuneo fiscale sarà riconosciuto direttamente in busta paga, per un importo corrispondente a 100 euro al mese);
- redditi compresi tra 28.001 euro e 35.000 euro il bonus cuneo fiscale sarà pari a 80 euro al mese;
- per i redditi compresi tra 35.001 euro e 40.000 euro, il bonus cuneo fiscale può arrivare fino ad un massimo di 80 euro.
Per i redditi dai 28.000 euro e fino a 40.000 euro, il bonus derivante dal taglio al cuneo fiscale non sarà riconosciuto come credito Irpef in busta paga, ma nella forma di detrazione fiscale.
- 480 euro se il reddito complessivo supera i 28.000 euro ma non i 35.000 euro;
- 480 euro, se il reddito complessivo è maggiore di 35.000 euro ma non supera i 40.000 euro. In tal caso, la detrazione spetterà per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 5.000 euro.
Inoltre, chi nel mese di marzo 2020 ha continuato a lavorare durante la pandemia, avrà un incentivo di tipo economico in busta paga pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni effettivamente lavorati. Calcolo da hoc per i lavoratori part time: il rapporto deve tener conto dei giorni di attività effettivamente prestati presso la sede di lavoro e di quelli lavorabili da contratto.
Bonus Irpef: una trappola in busta paga?
L’emergenza Coronavirus ha imposto alcuni cambiamenti. La Banca d’Italia ha messo in guardia i lavoratori su alcuni effetti paradossali che potrebbero sorgere dalla natura del credito di imposta di cui sopra, valido solo per il secondo semestre 2020.
A conti fatti circa 900 mila lavoratori, con un reddito compreso tra i 28 ed i 30 mila euro il prossimo anno potrebbero avere una maggiore convenienza a ridurre il proprio reddito imponibile aumentando così quello netto.