Il calcolo delle pensioni e il raffronto tra i singoli sistemi previdenziali nazionali è un parametro indicativo sul benessere e le condizioni dei pensionati. L’Italia non ne esce affatto bene: i dati emersi dal rapporto del servizio studi di Montecitorio sono tutt’altro che confortanti. In queste ultime settimane si parla con costanza di riforma pensioni per garantire importi più equi e criteri di uscita più flessibili ma li scenari futuri restano pessimisti tanto che nel 2050 l’Italia deterrà un record di cui non andare fieri: per andare in pensione serviranno 69 anni e 9 mesi.
Calcolo pensioni: Italia ed Europa a confronto
Gli attuali criteri di accesso alla pensione di vecchiaia richiedono 66 anni e 3 mesi per i lavoratori di sesso maschile del settore privato, lavoratori autonomi e para-subordinati e dipendenti pubblici (a prescindere dal sesso). Leggermente più bassi i requisiti imposti alle lavoratrici del comparto privato e per le autonome per le quali “bastano” rispettivamente 63 anni e 9 mesi e 64 anni e 9 mesi. La riforma delle pensioni al vaglio rischia di aumentare l’età per la pensione di vecchiaia, in rapporto alle aspettative di vita crescenti: nel 2021, salvo interventi correttivi, si arriverà a 67 anni e, come sopra accennato, nel 2050 addirittura a 69 anni e 9 mesi. In Europa nessun sistema previdenziale è così rigido, neppure quello tedesco che pure richiederà nel 2029 67 anni per andare in pensione (fatta eccezione dei lavoratori precoci con 45 anni di contributi che non saranno sottoposti a requisiti anagrafici come propone da noi la quota 41).
Pensione anticipata: i requisiti di accesso in Europa
Si va in pensione prima in Irlanda (66 anni) e nel Regno Unito (65) . Il record per le pensioni precoci spetta, come sopra accennato, alla Repubblica Ceca (62 anni e 8 mesi per gli uomini , 61 anni e 8 mesi per le lavoratrici senza figli e 57 anni e 8 mesi per quelle con almeno 5 figli) e alla Slovacchia (62 anni al momento ma con criteri più rigidi dal 2017) . in Europa l’età media per il pensionamento è fissata a 65 anni: così ad esempio in Austria, Belgio, Danimarca, Lussemburgo, Slovenia, Cipro, Lettonia, Estonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Ungheria, Svizzera, Bulgaria, Paesi Bassi, Polonia e Croazia.