Calo delle pensioni: i numeri e le cause secondo l’INPS

L'osservatorio INPS analizza i flussi pensionistici 2023-2024, evidenziando variazioni nelle gestioni e nell'importo medio degli assegni.
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osservatorio pensioni
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L’INPS ha recentemente pubblicato i dati aggiornati del suo Osservatorio sul monitoraggio dei flussi di persone che vanno in pensione. Lo studio esamina i flussi pensionistici con decorrenza negli anni 2023 e 2024, con rilevazioni aggiornate al 2 gennaio 2025.

La ricerca si concentra sulle diverse gestioni previdenziali, includendo il Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD), le gestioni dei Coltivatori diretti, mezzadri e coloni, Artigiani, Commercianti, Parasubordinati, la Gestione Dipendenti Pubblici, i Fondi speciali e gli Assegni sociali.

Nel 2023 sono state registrate 907.066 pensioni con decorrenza in quell’anno, per un importo medio mensile iniziale di 1.231 euro. Nel 2024, il numero di pensioni erogate è stato di 830.452, con un incremento dell’importo medio mensile a 1.246 euro.

Tali cifre comprendono diverse tipologie di trattamenti pensionistici, tra cui pensioni di vecchiaia, anticipate, di invalidità, ai superstiti e assegni sociali.

Dettaglio delle pensioni

Un’analisi più approfondita dei dati per categoria mostra le seguenti cifre:

  • pensioni di vecchiaia: nel 2023 ne sono state erogate 256.342, mentre nel 2024 il totale è leggermente diminuito a 254.213;
  • pensioni anticipate: queste hanno raggiunto le 255.119 unità nel 2023, ma sono calate a 215.058 nel 2024;
  • pensioni di invalidità: sono passate da 61.128 nel 2023 a 52.261 nel 2024;
  • pensioni ai superstiti: il totale è sceso da 242.592 nel 2023 a 213.680 nel 2024.

Analisi per gestione previdenziale

Il report sulle pensioni dell’INPS offre anche una panoramica sui flussi pensionistici distinti per tipologia di gestione. Le principali evidenze includono:

  • fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD): questa gestione ha registrato 364.325 pensioni nel 2023, riducendosi a 332.487 nel 2024;
  • gestione dipendenti pubblici: sono state 133.279 le pensioni nel 2023, calate a 115.431 nel 2024;
  • artigiani: nel 2023 sono state erogate 91.378 pensioni, diminuite a 82.176 nel 2024;
  • commercianti: da 80.882 pensioni nel 2023 si è passati a 71.473 nel 2024;
  • fondi speciali: 62.577 pensioni nel 2023, ridotte a 56.944 nel 2024;
  • parasubordinati: l’andamento è stato più stabile, con 45.629 pensioni nel 2023 e 45.896 nel 2024;
  • coltivatori diretti, coloni e mezzadri: questa gestione ha visto un calo da 37.111 pensioni nel 2023 a 30.805 nel 2024.

Gli assegni sociali hanno mostrato un trend opposto, registrando un aumento da 91.885 nel 2023 a 95.240 nel 2024.

Andamento flussi pensionistici: considerazioni sulle variazioni

Le variazioni osservate tra i due anni considerati mettono in luce alcune tendenze significative. Da un lato, si nota un generale calo del numero di nuove pensioni erogate nel 2024 rispetto all’anno precedente, un fenomeno che potrebbe essere attribuito a diversi fattori, tra cui cambiamenti normativi, demografici e del mercato del lavoro.

Dall’altro lato, l’incremento dell’importo medio mensile potrebbe riflettere un miglioramento delle condizioni retributive medie dei pensionati più recenti o un effetto delle rivalutazioni degli assegni pensionistici.

Il peso delle singole gestioni sul sistema previdenziale

Il FPLD si conferma la gestione con il maggior numero di pensioni erogate, rappresentando una quota consistente del totale sia nel 2023 che nel 2024. Tuttavia, il calo registrato è significativo anche in questa categoria, sottolineando un trend di contrazione generale.

La gestione dei dipendenti pubblici, seppur seconda per importanza numerica, mostra una riduzione piuttosto marcata, suggerendo possibili riflessi di politiche di contenimento della spesa pubblica o di un invecchiamento più lento del personale nel settore.

Le gestioni relative agli artigiani e ai commercianti seguono un andamento simile, con una diminuzione consistente tra i due anni.

Anche le categorie dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri, sebbene più contenute nei numeri assoluti, confermano il trend di riduzione delle nuove uscite.

In controtendenza rispetto agli altri dati, gli assegni sociali mostrano un incremento tra il 2023 e il 2024. Questo aumento potrebbe, dunque, riflettere un crescente bisogno di supporto economico per le fasce più deboli della popolazione. Oppure l’ingresso in età di uscita di persone con carriere contributive discontinue o insufficienti a garantire un trattamento previdenziale autonomo.

Riassumendo.

  • Dati generali: 907.066 pensioni nel 2023, 830.452 nel 2024, importo medio in crescita.
  • Categorie principali: vecchiaia, anticipate, invalidità, superstiti e assegni sociali monitorati nel report.
  • Gestione FPLD: maggiore quota dei flussi da 364.325 (2023) a 332.487 (2024).
  • Altre gestioni: dipendenti pubblici, artigiani e commercianti con significative diminuzioni.
  • Assegni sociali: in controtendenza, aumento da 91.885 (2023) a 95.240 (2024).

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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