In calo i prezzi di benzina e diesel, malgrado le accise: dove conviene fare il pieno

Alcune compagnie hanno abbassato i prezzi di benzina e diesel, ma quanto pesa il ritorno delle accise? Secondo UNC la batosta arriverà a breve.
2 anni fa
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Prezzo benzina a 3 euro, il pericolo c'è
Foto © Pixabay

Una buona notizia per tutti coloro che utilizzano frequentemente l’auto: i prezzi di benzina e diesel sono in calo in tutta Italia, da Milano a Napoli, da Torino a Roma. Nonostante il governo Meloni non abbia prorogato il taglio delle accise, sembra che per il momento la situazione sia favorevole.

A spiegare l’anomalia è l’Unione Nazionale Consumatori (UNC) e sta nel fatto che le rilevazioni non hanno tenuto ancora conto dell’embargo al petrolio russo iniziato il 5 dicembre.

Intanto alcuni distributori hanno annunciato tagli ai prezzi consigliati: Eni, ad esempio, ha ridotto i costi al litro di 1 centesimo per la benzina e di 2 centesimi per il gasolio.

Quali sono i prezzi di benzina e diesel al 5 dicembre 2022

Staffetta Quotidiana ha elaborato i dati sui prezzi di benzina e diesel dell’Osservatorio del Ministero dello Sviluppo Economico. La rilevazione è stata effettuata su circa 15mila impianti. Ecco qual è la situazione.
1. Benzina self-service: 1,736 euro/litro, con praticamente nessuna distinzione tra pompe bianche e compagnie.
2. Benzina servito: 1,878 euro/litro, le compagnie la forniscono in media a 1,918 euro/litro, mentre le pompe bianche a 1,796 euro/litro.
3. Diesel self-service: 1,813 euro/litro, le compagnie a 1,815 euro/litro, le pompe bianche a 1,807 euro/litro.
4. Diesel servito: 1,953 euro/litro, le compagnie a 1,996 euro/litro, le pompe bianche a 1,866 euro/litro.
Leggermente differenti i prezzi elaborati da Quotidiano Energia, inutile però segnalarli perché si tratta di scostamenti di 1-2 millesimi di euro.

Il problema è che i prezzi saliranno a breve, l’opinione dell’UNC

Quali sono le ragioni per cui i prezzi di benzina e diesel sono in leggero calo nonostante non sia stato prorogato il taglio delle accise? La situazione è particolarmente complessa e a chiarirla è Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Il rialzo fiscale, vale a dire la fine del taglio delle accise, è arrivato il 1° dicembre e ha potuto impattare soltanto su metà della rilevazione.

In questo modo, l’aumento risulta essere mascherato dalla media aritmetica. L’incremento dei prezzi, poi, è fortunatamente limitato anche dalla congiuntura internazionale che vede in calo il prezzo della materia prima. Ma la batosta potrebbe arrivare a breve. A partire da 5 dicembre, infatti, è scattato l’embargo al petrolio russo, e questo porterà a una crescita di prezzi di benzina e diesel. Difficile prevedere quale potrebbe essere l’entità.
I dati complessivi sono i seguenti. La benzina, rispetto agli inizi del 2022, è calata di un debole 1,8%: significa che si risparmia 1,51 euro per un pieno. Il gasolio, invece, è cresciuto dell’11,3%, praticamente 18 centesimi a litro: un pieno costa circa 8,97 euro in più.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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