Cambiare nome e cognome: come si fa, iter burocratico da seguire

Ecco in quali casi è possibile cambiare nome e cognome e qual è l'iter burocratico da seguire.
8 anni fa
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Cosa deve fare un cittadino che ha un nome che combinato con il proprio cognome  diventa insopportabile, fonte di ilarità generale e di prese in giro e vuole cambiare nome e cognome?

Gli esempi sono tanti da quelli più innoventi come Guido Piano e  Nella Pioggia a quelli che generano doppi sensi anche abbastanza pesanti. Abbinamenti cui i genitori, nella scelta del nome, non hanno badato ma che pesano su chi li porta durante tutto il periodo delle scuole, ad ogni appello, fino ad arrivare al mondo del lavoro.

E’ a questo punto che nome e cognome diventano insopportabili e l’interessato vuole cambiarli, se non entrambi almeno uno dei due.

Cambiare nome e cognome: come fare?

Si possono cambiare nome e cognome quando l’abbinamento dei due è ridicolo o inopportuno ma anche quando si vuole cancellare dalle proprie generalità un cognome che non si vuole perchè associato ad un passato sgradevole.

A consentire il cambio del nome, del cognome o di entrambi c’è un Regolamento per la semplificazione dello stato civile. L’interessato per prima cosa deve ottenere l’autorizzazione al cambio da parte del Prefetto della provincia in cui risiede. La richiesta del cambiamento di nome e cognome deve essere presentata in bollo dopodichè il Prefetto stabilirà se la richiesta può essere o meno accolta. Se la richiesta è accolta l’interessato ha l’autorizzazione da parter del Ministero dell’Interno a far affiggere all’albo pretorio del Comune di nascita e di residenza l’avviso con la sua domanda rendendo pubblico il motivo per cui ha richiesto il cambio delle proprie generalità. L’avviso deve restare affisso per 30 giorni.

Cambio nome e cognome: casi particolari

La domanda in caso di minorenni deve essere sottoscritta da entrambi i genitori, mentre per i residenti all’estero l’affissione va effettuata solo all’albo dell’ufficio consolare in cui si risiede.

Se il richiedente, invece, è nato in Italia ma risiede all’estero, l’affissione deve avvenire all’albo consolare e all’albo pretorio del comune di nascita.

Se chi, invece, vuol cambiare nome e cognome risiede in Italia ma è nato all’estero l’affisione va effettuata solo all’albo del Comune di residenza.

Le richieste per il cambio di nome e cognome sono accettate solo in presenza di situazioni rilevanti e da motivazioni più che valide.

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