Gentile Dottoressa.
Nel municipio di rientro peraltro mi dicono che il cambio e’ effettivo sin dal momento dell’inoltro della comunicazione anche se la richiesta verra’ ‘lavorata’ in 20/40 gg, ovvero si intendera’ retroattiva, tant’e’ che mi hanno avvertito dei possibili controlli e di verificare il nome sul citofono.
Cambio di residenza: a chi va comunicato?
Quando si chiede un cambio di residenza non basta compilare la dichiarazione di cambio presso gli uffici del Comune con allegate le copie dei documenti di identità proprie e dei familiari conviventi, è necessario adempiere anche ad altre pratiche burocratiche che elencheremo di seguito.
Il cambio di residenza è possibile in diverse modalità quali:
- recarsi personalmente al comune per compilare l’apposito modulo
- compilare il modulo ed inviarlo al comune via fax, mail o posta ordinaria
- inviare il modulo attraverso posta elettronica certificata
Ma una volta comunicato il cambio di residenza al comune lo stesso va comunicato anche:
- al datore di lavoro per apportare le modifiche per pratiche contributive e previdenziali (anche relativamente a visite fiscali)
- al medico di famiglia per poter eseguire il cambia con apposita richiesta tramite Asl di appartenenza
- all’Agenzia delle Entrate per modificare l’indirizzo cui inviare eventuali comunicazioni e per la variazione del proprio profilo fiscale
Il cambio del medico di famiglia, però, non è subordinato alla relativa comunicazione all’Agenzia delle Entrate, essendo due comunicazioni che hanno un carattere non legato tra loro e motivazioni differenti. In ogni caso, l’Agenzia delle Entrate, è messa a conoscenza del cambio al massimo entro la successiva dichiarazione dei redditi in cui, appunto, viene chiesto il domicilio al 1 gennaio dell’anno della dichiarazione.
Avendo effettuato diversi cambi di residenza le posso assicurare che mai mi è capitato che alla richiesta di cambio del medico mi sia stato rifiutato per la non comunicazione dello cambio all’Agenzia delle Entrate.