Cambio euro-dollaro sottovalutato del 20%, ce lo dice il panino

Cambio euro-dollaro sottovalutato del 20%: è il risultato di un'analisi condotta con il Big Mac Index. E la Germania avrebbe una moneta svalutata del 22%, quasi il doppio dell'Italia.
8 anni fa
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Lira egiziana la più svalutata

Ma per fortuna, ci sarebbero altri capri espiatori da incolpare, prima che il conto possa essere presentato dagli americani all’Eurozona. La valuta più sottovalutata risulterebbe, infatti, la lira egiziana (-71,1%). Lì, un panino si compra mediamente con 1,46 dollari, per cui il cambio corretto contro il biglietto verde sarebbe di circa 3,50, ma siamo a ridosso di 19 dopo la svalutazione di inizio novembre. (Leggi anche: Lira egiziana a -48% in 4 giorni)

E stando al Big Mac Index, Trump avrebbe ragione da vendere, quando attacca la Cina per la sottovalutazione dello yuan.

Risulterebbe anche dai calcoli sui panini: la valuta cinese varrebbe il 44% in più di quanto non dica oggi il mercato dei cambi ufficiale.

Franco svizzero il più sopravvalutato

E nella terra dei prezzi pazzi, il Venezuela? Servono 3.550 bolivar per un panino, per cui il cambio corretto sarebbe di poco superiore a 700, ma quello vigente per le importazioni di beni non primari è di 677. Il bolivar sarebbe di poco sopravvalutato, quindi, anche se al mercato nero un dollaro viene scambiato contro 3.600 unità di valuta locale. La moneta più sopravvalutata è senza dubbio il franco svizzero e di ben il 25,5%: con 6,50 franchi ci si compra un panino, per cui un dollaro dovrebbe valere 1,28 unità della valuta elvetica, mentre oggi siamo alla parità. (Leggi anche: Franco svizzero sempre super)

Il Big Mac Index è un affidabile? Non del tutto. E’ un modo semplice, grossolano e anche divertente di calcolare il cambio equo tra due valute sulla base del potere di acquisto in due realtà economiche diverse. Non tiene conto, però, che il cambio si forma sul mercato per l’acquisto di beni, servizi e capitali. Non tutti i beni, però, sono esportabili all’estero. Ad esempio, non si possono acquistare da un paese straniero numerosi servizi, come quelli offerti da un parrucchiere, un estetista, una ditta di traslochi.

Pertanto, confrontare panieri di beni di paesi diversi potrebbe diventare fuorviante, anche perché i prezzi rispecchiano pure le preferenze dei consumatori, che divergono da paese a paese. Limitando il confronto ai soli beni commerciabili tra stati migliora l’analisi, purché il campione sia rappresentativo degli interscambi. Un solo panino forse non basta.

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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