Il cambio euro-dollaro si mostra piuttosto stabile dall’inizio dell’anno, nonostante i mercati finanziari del pianeta siano stati investiti da un’onda d’urto parecchio peggiore delle previsioni. Per acquistare un euro ci vogliono nella mattinata di oggi 1,08520 dollari, appena qualcosa in meno degli 1,86 necessari alla fine del 2015. Pertanto, le variazioni sono infinitesimali. Invece, il biglietto verde si è rafforzato mediamente da inizio mese e anno dello 0,94% contro le principali valute del pianeta, salendo ai livelli più alti degli ultimi 12 anni.
Preoccupa rallentamento Cina
La Cina, secondo Commerzbank, avrà un impatto sfavorevole sull’economia tedesca, che ne rimarrebbe la più colpita, tramite le esportazioni. Gli analisti dell’istituto stimano prudenzialmente una crescita del pil in Germania per quest’anno dell’1,3%, diversi decimali in meno delle stime di Berlino e della Bundesbank. E sempre Commerzabank ritiene che i tassi sui depositi overnight possa essere tagliato presto dalla BCE di altri 10 punti base al -0,40%. Il governatore Mario Draghi dovrebbe anche annunciare una proroga degli acquisti oltre il mese di marzo del 2017, anche perché le nuove proiezioni dell’Eurotower a marzo dovrebbero verificare un nuovo raffreddamento dell’inflazione nel medio termine, a causa delle quotazioni del petrolio in calo verticale.