Se gli Azzurri sono da domenica sera siamo sulla vetta d’Europa, buona parte del merito lo dobbiamo a Gigio Donnarumma, il portierone di soli 22 anni dalle manone d’oro. Ha parato due rigori contro l’Inghilterra, l’ultimo di Saka, che ha suggellato la vittoria della Nazionale italiana di calcio. Non lo abbiamo visto esultare subito dopo e da lunedì sappiamo perché: non aveva capito per alcuni secondi che dopo quella sua parata straordinaria, ci eravamo laureati campioni d’Europa.
Manca solo l’ufficialità, ma da settimane sappiamo che Donnarumma sarà il prossimo portiere del Paris-Saint-Germain (PSG). La squadra francese se l’è preso a parametro zero, essendo in scadenza di contratto con il Milan dopo il 30 giugno di quest’anno. Il club rossonero non ha voluto inseguire le richieste del suo procuratore Mino Raiola. Paolo Maldini era disposto ad aumentare lo stipendio da 6 a 7-8 milioni di euro a stagione al massimo, troppo poco evidentemente per sperare in una conferma. E così, il PSG si è aggiudicato Donnarumma per 12 milioni di euro netti a stagione, il doppio di quanto prendeva al Milan fino a due settimane fa.
Non solo Donnarumma: boom delle quotazioni di Chiesa
Ed è stato un grosso affare. Malgrado la cifra alta, il valore di mercato del giovane portiere italiano si è impennato dopo gli europei. La UEFA lo ha premiato “Player of the Tournament”, cioè “Giocatore del Torneo”. Chiunque abbia seguito la manifestazione, sa che il titolo sia stato meritatissimo. E se prima degli europei, Transfermarkt stimava Donnarumma in 60 milioni di euro, adesso il valore di mercato sarebbe salito già in area 80 milioni. In altre parole, i francesi hanno tra le mani un gioiello che si è scoperto possedere più carati di quelli ipotizzati.
A mordersi le mani è la Juventus di Andrea Agnelli. Non ha neppure avviato le trattative per averlo in rosa, ma si è lasciato sfuggire il probabile futuro del calcio italiano, un degno erede di Gigi Buffon.