La crisi di governo ha messo a frullare la mente degli italiani sul bonus 200 euro. Il rischio che Mario Draghi non sarà più il presidente del consiglio, potrebbe mettere a rischio anche il riconoscimento dell’indennità?
Vediamo perché questo non accadrà, anche se il rischio per qualcuno potrebbe esistere realmente.
In primis ricordiamo che il bonus 200 euro è stato voluto proprio dal governo Draghi, quale misura per contrastare il caro vita di questi ultimi tempi.
E’ disciplinato dagli art. 31, 32 e 33 del decreto Aiuti (decreto-legge n. 50 del 2022).
Bonus 200 euro, chi è sicuro di averlo
Alcuni hanno già ricevuto il bonus 200 euro a luglio (ad esempio i pensionati). Altri lo aspettano con la retribuzione del mese di questo stesso mese (i lavoratori dipendenti).
Per altri ancora è già nota la scadenza per la presentazione della domanda. Per loro si conosce anche il calendario ufficiale di pagamento bonus 200 euro.
Ad esempio devono presentare domanda (all’INPS) entro il 31 ottobre 2022:
- titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa
- gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo
- gli autonomi occasionali (senza partita IVA)
- stagionali, a tempo determinato e intermittenti (compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo);
- incaricati alle vendite a domicilio.
Presentano, invece, richiesta entro il 30 settembre 2022, i lavoratori domestici (colf e badanti).
Chi rischia
Unici a correre il rischio potrebbero essere i lavoratori autonomi con partita IVA. Per loro, infatti, le modalità attuative del bonus 200 euro devono essere fissate da un apposito decreto.
Ad oggi questo decreto non ancora risulta emanato.
La crisi di governo potrebbe portare un forte ritardo se non addirittura ad un dimenticatoio, lasciando a secco la categoria.