E’ legittima la multa al padrone del cane che abbaia troppo? Molte sono le liti condominiali che nascono proprio per questo motivo. Può sembrare assurdo ma esistono, e sono leciti, alcuni regolamenti comunali che multano il padrone se il cane abbaia troppo, soprattutto a determinare fasce orarie, disturbando i vicini.
La questione è tornata prepotentemente di attualità dopo che il Comune di Impruneta (Firenze) ha pensato attraverso il pugno duro di spingere chi ha un cane ad un maggiore rispetto degli altri e della quiete pubblica.
Non è l’unico e il primo caso in Italia. Sulla stessa linea dura si era posto il Comune di Caldogno (Vicenza) in cui, a maggio scorso, una signora trasferitasi da poco e quindi forse non consapevole delle norme sul disturbo della quiete pubblica, si era vista addebitare una multa di 300 euro a causa del continuo abbaiare del suo cane. Un caso che aveva portare l’Enpa a gridare allo scandalo: in questo modo, sosteneva l’associazione a tutela dei diritti degli animali, il rischio è infatti quello di degenerare in fenomeni di allontanamento dei cani che disturbano. Federica De Pretto, presidente Enpa aveva additato il caso come un pericoloso “precedente inquietante”.
Forse la verità sta nel mezzo: da un lato infatti è giusto e anzi auspicabile che la forze dell’ordine, dinanzi a segnalazioni, controllino che non si configuri un maltrattamento dell’animale ma, qualora questo rischio sia scongiurato, appare eccessivo e controproducente prevedere una multa. E’ una situazione paragonabile a quella del neonato che piange di notte?
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