Si avvicina la bolletta di luglio che conterrà il cedolino per il pagamento del canone Rai 2016. Intanto arrivano informazioni cruciali per quanto riguarda gli arretrati. Tra i timori più grandi dei contribuenti infatti c’era quello che, non inviare l’autocertificazione per il mancato possesso della tv, significasse ammettere di aver evaso il canone negli anni precedenti e, quindi, li esponesse al pagamento degli arretrati. Dopo mesi di confusione su questo punto, finalmente arriva un po’ di chiarezza e si tratta di buone notizie per i contribuenti.
Canone Rai 2016: quando non serve l’autocertificazione
Arretrati canone Rai: ecco la sanatoria 2016
Partiamo da un presupposto base in cui rientra anche il canone, come tutti gli altri tributi. Superati i termini di prescrizione, nello specifico 10 anni, il canone Rai non è più esigibile. Ma per gli arretrati inferiori a dieci anni?
Canone Rai 2016 e arretrati: rischio controlli?
La Legge di Stabilità 2015 ha previsto una mini sanatoria per le cartelle Equitalia emesse a partire dal 2000 e con importo non superiore a 300 euro.
E in questi requisiti rientrano proprio molte cartelle relative al pagamento del canone Rai. Nello specifico il comma 688 della Legge di Stabilità 2015 stabilisce che:
“Alle comunicazioni di inesigibilità relative alle quote di cui al comma 684 del presente articolo si applicano gli articoli 19 e 20 del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112, come da ultimo rispettivamente modificato e sostituito dai commi 682 e 683 del presente articolo. Le quote inesigibili, di valore inferiore o pari a 300 euro, con esclusione di quelle afferenti alle risorse proprie tradizionali di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera a), delle decisioni 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, e 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, non sono assoggettate al controllo di cui al citato articolo 19”.
In questi casi il condono del canone Rai scatta in automatico quindi il contribuente non dovrà presentare nessuna domanda.
Canone Rai 2016: no a controlli retroattivi
A smentire la retroattività della riforma del canone Rai 2016, aveva già provveduto il viceministro all’Economia, Enrico Zanetti in risposta al question time in Commissione Finanze della Camera, spiegando che restano in piedi solo le azioni di recupero crediti già in atto.