Canone Rai 2016, unioni civili e conviventi: chi paga?

Quali effetti ha la riforma delle unioni civili sul canone Rai 2016? Ecco le regole di pagamento per coppie di fatto e conviventi
9 anni fa
1 minuto di lettura
Canone Rai in bolletta

Quali sono le regole per il pagamento del canone Rai 2016 per le coppie di fatto che convivono? La riforma delle unioni civili impone di analizzare questa situazione.

Il comma 153 della Legge di Stabilità (legge 208/2015) stabilisce che il canone RAI sia “dovuto una sola volta in relazione agli apparecchi di cui al primo comma detenuti, nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica”, così come individuata dall’articolo 4 del Dpr 223/1989.

 In seguito alla riforma delle unioni civili si considera famiglia anagrafica anche quella formata da persone conviventi, con residenza nella stessa abitazione, legate da un qualsiasi vincolo affettivo. Tra gli effetti rientra quindi anche l’applicazione delle regole sul canone Rai.

Nello specifico se una coppia possiede la tv nella casa in cui coabita, l’intestatario della bolletta elettrica dovrà pagare il canone.

Mutui coppie di fatto: cosa cambia con la riforma unioni civili 2016

Coppie di fatto: regole autocertificazione per esenzione canone Rai

E se la tv in casa non c’è? Se l’immobile era dimora di uno dei due prima del 16 maggio scorso, quest’ultimo dovrebbe aver provveduto ad inviare l’autocertificazione entro i termini. In caso contrario è ancora possibile inviarla entro il 30 giugno ma gli effetti saranno validi solo per il secondo semestre quindi con la bolletta di luglio il canone si paga.

Se invece la coppia si trasferisce in una nuova abitazione, avrà tempo entro la fine del mese successivo alla data di attivazione.

Caone Rai 2016: autocertificazione in ritardo ed esenzione secondo semestre

Canone rai conviventi: come non pagare due volte

Se i partner siano titolari di diverse utente elettriche, per la stessa abitazione, spetterà a loro decidere su quale delle due pagare il canone e su quale presentare la dichiarazione di esenzione compilando il quadro B.

La dichiarazione di esenzione per Canone RAI già addebitato su un’altra bolletta serve proprio ad evitare il doppio pagamento: si può presentare in qualsiasi momento e a differenza di quella per non il mancato possesso della TV, non va ripresentata ogni anno.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Gravidanza a rischio, esonero reperibilità orari visita fiscale Inps: come ottenerlo

Articolo seguente

Prescrizione cartelle esattoriali: come chiedere l’annullamento