Se un eventuale ritorno al bollettino di c/c postale per il pagamento del canone RAI 2022 aprirà di nuovo la strade all’evasione della tassa dall’altro non sarà, comunque, conveniente per gli italiani questa modalità di versamento.
Spieghiamo il perché.
Dal bollettino di c/c all’addebito nella bolletta della luce
Fino al 2015, il canone RAI era da versarsi con bollettino di c/c direttamente alle poste. Questa modalità di versamento, tuttavia, rendeva la tassa per il possesso del televisore oggetto di un’elevata percentuale di evasione fiscale.
Molti cittadini, infatti, nonostante possessori di TV, non versavano il canone forti anche dell’impossibilità, per gli addetti ai lavori, di entrare nella case per accertare la mancata presenza dell’apparecchio televisivo.
Ecco, quindi, che dal 2016 il legislatore ha deciso di introdurre la presunzione secondo cui chi è intestatario di utenza elettrica residenziale (tipo D2) si presume anche possessore di TV. Quindi, il canone è addebitato direttamente nella bolletta della luce.
Dal 2016 ad oggi, pertanto, la tassa è addebitata nella fattura dell’utenza in quote bimestrali da 18 euro ciascuna (il totale è di 90 euro annui).
Perché non conviene il bollettino di c/c per il canone RAI 2022
Di recente, la Commissione Europea ha fatto monito al nostro Paese, rimproverando che la modalità di pagamento attuale del canone è contro il principio di trasparenza verso il consumatore, invitando il governo a rivedere la propria posizione.
Ecco, quindi, che l’esecutivo potrebbe decidere, a partire dal canone RAI 2022, di far ritorno al bollettino di c/c postale.
Tale decisione, tuttavia, potrebbe non essere molto conveniente per gli italiani perché se è vero da un lato che pagare con bollettino significa anche più facilità di evasione è anche vero dall’altro che, tornando questa modalità di pagamento, non si godrebbe della rateizzazione del canone in più quote.
Se si andrà a pagare con bollettino il versamento sarà (com’era prima) probabilmente in unica soluzione (mentre oggi i 90 euro annui sono spalmati in più quote nelle bollette della luce).
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